Milano

per Gabriella
Fonte: sellerio
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Milano

Milano borghese e industriosa, colta e illuminata, corrotta, avvelenata; capitale della moda e del design, della finanza e della cultura; Milano e l’emarginazione, Milano e l’emigrazione, la città a cerchi concentrici e l’hinterland, la Scala, la Fiera, l’Expo. Tutto questo è Milano e molto altro: i racconti di questa antologia svelano cosa è oggi, cosa sarà domani, la metropoli italiana per antonomasia. Sei scrittori contemporanei che ci guidano fra le sue strade e ci aiutano a capire come e dove è cambiata e quale direzione sta prendendo.

 Milano o la città. Così, attraverso frammenti di esistenze eccentriche, che sono poi le giornate di persone appartenenti alla nuova realtà urbana, questi racconti vogliono rappresentare che cosa vuol dire vivere insieme in una città oggi. E che cosa vuol dire vivere una città nell’epoca in cui sembra smarrita la possibilità di riconoscerne un’identità. Eppure nei personaggi diversi, ma accomunati dall’accettare come ordinario lo straordinario della loro vita cittadina, giunge comunque e si fissa l’atmosfera unica dei luoghi abitati dai caratteri.

Giorgio Fontana raffigura «la capacità di Milano di essere più reale di ogni sogno o perversione» attraverso l’estate «atlantica» di un giovane sbandato, l’estate degli sgomberi dei centri sociali. Per Helena Janeczek la metropoli emerge come un ologramma colorato dagli sprazzi di conversazione di un ragazzino che parla dentro un gioco elettronico con un partner che sta lontano, a Caltanissetta, e, a poco a poco, diventa presente e amico più dei compagni vicini. L’ingegnere slavo di Di Stefano confessa al commissario la sua assurda ribellione perché «Milano non era più il paradiso grigio che avevo conosciuto all’arrivo». L’esperienza urbana del supplente di Marco Balzano culmina nell’incontro con un alunno ricoverato in una casa alloggio per pazienti psichiatrici. Neige De Benedetti trova la città in un tram perché «l’unica cosa di cui si parla a Milano è partire». E «dove voi siete io sono già stato, dove vado io è dove voi non arriverete» conclude il suo racconto il fuggitivo di Francesco M. Cataluccio: una specie di eterno viandante, profugo siriano mezzo ebreo che nelle architetture pretenziose della stazione rivive luoghi percorsi da generazioni passate.

Marco Balzano

Marco Balzano è nato a Milano nel 1978, dove vive e lavora come insegnante di liceo. Ha esordito nel 2007 con la raccolta di poesie Particolari in controsenso (Lieto Colle, Premio Gozzano). Nel 2008 è uscito il saggio I confini del sole. Leopardi e il Nuovo Mondo (Marsilio, Premio Centro Nazionale di Studi Leopardiani). Il suo primo romanzo è Il figlio del figlio (Avagliano 2010, finalista Premio Dessì 2010, menzione speciale della giuria Premio Brancati-Zafferana 2011, Premio Corrado Alvaro Opera prima 2012), tradotto in Germania presso l’editore Kunstmann. Con questa casa editrice ha pubblicato Pronti a tutte le partenze (2013) e L’ultimo arrivato (2014).

Francesco M. Cataluccio

Francesco M. Cataluccio ha studiato filosofia a Firenze, letteratura e storia dell’arte a Varsavia. Si occupa dei programmi culturali di Frigoriferi Milanesi. Scrive, in forma digitale, sul «Post», «Engramma» e «doppiozero». Ha curato le edizioni italiane delle opere di Witold Gombrowicz e Bruno Schulz. Ha scritto: Immaturità. La malattia del nostro tempo (2004) e Che fine faranno i libri? (2010). Con questa casa editrice ha pubblicato: Vado a vedere se di là è meglio. Quasi un breviario mitteleuropeo (2010, Premio Dessì per la letteratura), Chernobyl (2011), L’ambaradan delle quisquiglie (2012) e La memoria degli Uffizi (2013).

Paolo Di Stefano

Paolo Di Stefano è nato ad Avola (Siracusa) nel 1956. È inviato del «Corriere della Sera». Ha pubblicato inchieste e romanzi, tra cui Baci da non ripetere (1994, Premio Comisso), Tutti contenti (2003, Superpremio Vittorini e Flaiano), Nel cuore che ti cerca(2008, Premio Campiello e Brancati). Con questa casa editrice La catastròfa. Marcinelle 8agosto 1956 (2011, Premio Volponi) e Giallo d’Avola (2013).

Giorgio Fontana

Giorgio Fontana è nato nel 1981. Ha pubblicato i romanzi Buoni propositi per l’anno nuovo (Mondadori 2007) e Novalis (Marsilio 2008), il reportage narrativo Babele 56 (Terre di Mezzo 2008) e il saggio La velocità del buio (Zona 2011). Vive e lavora a Milano. Con questa casa editrice ha pubblicato Per legge superiore (2011) e Morte di un uomo felice (2014).

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