Poi lancia una bordata alla Nato e alla Ue, citando i paesi di Visegrád: “Ci siete stati oggi nel cosiddetto Est europeo, ora baluardo della democrazia occidentale? Avete visto Budapest recentemente? Avete visto un nero a Budapest o a Varsavia? Nemmeno mezzo, questo è il punto. La verità è che quei paesi sono entrati in Ue per un preciso e unico interesse di coloro che contano: essere aggregati alla Nato. Questa è l’unica cosa che interessa a chi ha il potere in mano. È chiaro allora che la mancata collaborazione di questi paesi alle politiche europee di immigrazione non interessa nulla a chi conta”.
Circa la visita della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e della premier Giorgia Meloni a Lampedusa, l’ex sindaco di Venezia osserva: “Tutto già visto, tutto previsto, tutto perfettamente scontato. Da anni lo si dice e lo si sa. Vi sono guerre e pressioni economiche e demografiche che spingono centinaia di milioni di persone dall’Africa alle coste del Mediterraneo e da lì verso l’Europa, cioè il cosiddetto Occidente. È una cosa destinata. Se l’Europa – sottolinea – non è in grado di affrontare questo, si hanno due strade: una grande politica mediterranea rivolta ai paesi dell’Africa e una politica interna di integrazione e di accoglienza. Ma manca sia l’una che l’altra in modo clamoroso. Basta vedere come si è comportata l’Europa durante le Primavere arabe“.
Il filosofo spiega: “Finché c’erano Gheddafi e la Tunisia che stava ancora in piedi, quegli esecrabili regimi ci facevano comodo perché contenevano i flussi. Successivamente sono stati spazzati via grazie all’Europa. Quindi, non solo l’Europa non ha avuto alcuna politica per l’Africa e per l’altra sponda del Mediterraneo, ma ha anche agito per peggiorare tragicamente tutta la situazione. La Ue ha dimostrato di non avere la minima coscienza della sua missione. Il suo fallimento è totale e irreversibile“.