I miei dubbi e le ragioni del NO al referendum

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Giangiuseppe Gattuso
Fonte: Politicaprima
Url fonte: http://www.politicaprima.com/2016/11/i-miei-dubbi-e-le-ragioni-del-no-al.html

 di Giangiuseppe Gattuso – 8 novembre 2016

perchè NO

Lo voglio ripetere perché qualcuno possa contraddirmi e correggere le mie affermazioni.

boschiNon ricordo, in tanti anni di vita vissuta, un’esigenza così sentita di revisione della Costituzione. Tantomeno questa ad opera e a firma della ministra per le riforme Boschi e del presidente del Consiglio Renzi. E non ho memoria di manifestazioni di rilievo organizzate da forze politiche, gruppi sociali, associazioni, sindacati, semplici cittadini.

Sciopero fameNon ho ricordo di scioperi, nemmeno della fame, di assemblee studentesche, occupazioni di scuole, di proteste sulla necessità impellente di modificare la costituzione. Mai mi è capitato di intrattenere discussioni, assistere a confronti, che ne so, nei bar, in pizzeria, dal barbiere, nelle piazze, nelle sale d’attesa e nei circoli che ho frequentato. Così come, nei decenni trascorsi, durante le numerose campagne elettorali, a sostegno di questo o quel candidato, e qualche volte pure da protagonista.

Ma nemmeno nella quotidianità famigliare, e, se ci penso bene, anche nei momenti di festa quando ci si incontra tra amici e parenti si è mai parlato di questa tanto sbandierata necessità per il Paese. Di una salvifica operazione di modifica della “Carta” che potrà rilanciare l’Italia o, altrimenti, ricacciarla nelle buie retrovie del consesso mondiale. Che bloccherà ogni speranza e farà ritornare sulla scena quelli brutti sporchi e cattivi. Insomma, un “SI” per il bene dell’Italia dei nostri figli e dei nostri nipoti. E un “NO” per restare nella palude burocratica, che non ci permette di “fare” e ha solo creato i disastri a cui bisogna porre rimedio.

No, proprio non mi risulta nulla di tutto ciò e me ne farò una colpa. Ma credo non sia questa l’esigenza vera e non è così che stanno le cose.

ITALY GOVERNMENT CABINETE mi chiedo. Questa compagine governativa, variegata, “efficace ed efficiente”, che in circa tre anni di “proficua attività” ha prodotto tante riforme e tante iniziative per il rilancio dell’economia, la riorganizzazione della Pubblica Amministrazione, del mondo del lavoro e della Scuola, l’equità sociale e la diminuzione delle tasse. E chi più ne ha più ne metta.

Governo Alfano RenziCon quale sistema istituzionale le ha “realizzate”, con quale apparato burocratico, e con quale personale? E le leggi chi le ha approvate se non questo “vecchio” inefficiente, superato, lento, costoso, sistema bicamerale? Lo stesso che ci ha consentito anni, lunghi anni, di crescita economica e portato l’Italia a diventare una delle prime potenze industriali sulla terra. Ecco, delle due l’una.

Non è possibile propinare all’opinione pubblica, ai cittadini meno accorti, alle classi sociali più deboli, a quel corpo elettorale spesso disattento e superficiale, una riforma, fatta male, contrabbandandola demagogicamente come panacea di tutti i mali. Che cambia sensibilmente gli equilibri tra i poteri e riduce sovranità ai cittadini. Portata avanti da una maggioranza di un parlamento eletto, non mi stanco mai di ripeterlo, con una legge dichiarata incostituzionale. E quindi politicamente e moralmente illegittimo. Sapendo che la sua eventuale approvazione non risolverebbe assolutamente nulla dei problemi cronici e urgenti della nostra società.

PoveriA cominciare dalla diffusa povertà che affligge tante, troppe famiglie, dalla grave disoccupazione e da quella dilagante tra i giovani. Così come gli enormi ritardi nella messa in sicurezza del nostro territorio e la vergognosa carenza di infrastrutture del Sud Italia. E via discorrendo.

Il problema di una “politica” inefficiente, costosa, percepita spesso come fonte di malaffare, non è affatto legato alla necessità di una revisione costituzionale. Dipende da ognuno di noi, da ogni singolo “politico”, dalla società distratta e sfiduciata. Dalla mancanza di responsabilità e consapevolezza. Dalla colpevole indifferenza che ci avvolge da troppi anni. Da un sistema mediatico potente, spesso fazioso e connivente, capace di obnubilare le intelligenze.

Giangiuseppe Gattuso
08 Novembre 2016

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