Fonte: Lucia Del Grosso
Url fonte: http://www.luciadelgrosso.it/?p=1318
di Lucia Del Grosso – 11 aprile 2015
Non ho capito se Macaluso non ha letto l’articolo di Fassina sul Manifesto di oggi o al contrario l’ha letto troppo bene.
Scrive Fassina che, dati gli assetti europei e relativi vincoli, l’unico sbocco nazionale è un governo di destra con una sinistra a rimorchio (e io aggiungerei “e viceversa” per sottolineare l’indifferenza delle soluzioni) nei Paesi che hanno conservato un minimo di cultura politica, o il Partito-della-Nazione-Venghino-Signori-Venghino-Anche-Tu-Bondi nei Paesi dove ormai la politica è una farsa. Dove si esce da questo schema, vedi Grecia, il sistema si impalla. E non per colpa del granello che si infila nell’ingranaggio, cioè la Grecia, ma per colpa dell’ingranaggio che non ammette l’eresia dell’autodeterminazione. Tutto ciò premesso attendere la scissione del PD come evento salvifico per ricostituire la sinistra in Italia è illusorio: ci vuole “ben altro” (vi ricorda qualcosa?), un programma per la ridefinizione del rapporto con l’UE.
Domanda: chi lo sta facendo questo programma? In che luogo sta maturando questo complesso di mezzi, organizzazione, ricerca del consenso., ecc. ecc. che sono essenziali per la riuscita di qualsiasi programma?
Non lo sta facendo la Sinistra PD, che Macaluso, sempre oggi, incolpa di un silenzio assordante circa la metamorfosi del PD in un mostro destra-centro con la foglia di fico della sinistra. Per la verità non so perché parli di silenzio assordante, di cose ne vengono dette pur troppe, il problema è che i fatti non sono conseguenti.
L’analisi ineccepibile e con il giusto grado di radicalismo richiesto da questi tempi da “soluzione finale” per la sinistra elaborata da Fassina perciò ha un’aporia: per mettere in atto un programma così radicale si ha bisogno di un’organizzazione, che si compone di mezzi, ma soprattutto di persone. E come si può pensare di mettere in campo questa passione, questo amore per la politica da dentro il PD, annidato nel cuore dell’Ordoliberismo europeo?
Apprezzo il coraggio di Fassina, ma se vale il suo richiamo a noi a non illuderci in una miracolosa scissione, vale anche il nostro consiglio a lui: non sperare che questo programma tu lo possa fare con Speranza e i “negoziatori” di riforme.
C’è un campo vasto da arare, i 700.000 astensionisti della sola Emilia Romagna moltiplicati per tutte le regioni. Quelle sono le risorse che possono sostenere questo programma.
Noi siamo qui: fateci un fischio.