Messinscena Quirinale, Prodi, Amato, Mattarella e il barbiere di Siviglia

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Gian Franco Ferraris

di Gian Franco Ferraris 30 gennaio  2015

I giochi per l’elezione del Presidente della Repubblica sono/paiono fatti, è stata una vera commedia all’italiana ma ancora una volta sono stupito dalla mancanza di verità e ho deciso di raccontare quello che ho compreso dal mio punto di visuale periferico e marginale. Renzi, da vero novello barbiere di Siviglia, avrebbe voluto eleggere una persona tipo la ministra Pinotti senonchè,  in uno stato seppur derelitto, era impossibile eleggere un kagemusha seppur donna e giorno dopo giorno hanno preso piede le due candidature più autorevoli di questo quadro politico e sullo scenario internazionale: Giuliano Amato e Romano Prodi. Di fatto, i due candidati che Renzi proprio non voleva che fossero eletti.

E’ quasi divertente sottolineare che Amato e Prodi si equivalgono ma nel manicheo tifo di sinistra Prodi è un idolo e Amato non è amato. Purtroppo per Renzi Amato era il candidato preferito del suo socio del Nazareno, Silvio Berlusconi. Così domenica su tutti i principali giornali italiani è partito un bel siluro/ coltellata alla schiena all’ex delfino di Craxi e senza dubbio alcuno il mandante è stato Renzi e i giornali si sono prestati con vera devozione. E’ rivelatore un dettaglio inequivocabile: mercoledì una decina di parlamentari grillini escono dal Movimento 5 stelle e in modo accorato negano di essersi venduti (novelli Scipipoti?) a Renzi  ma, all’uscita dal Nazareno dall’incontro con il PD, recitano “non siamo disponibili a votare Amato ma a votare Mattarella” ovvero il copione di Renzi.

Nel frattempo infatti Renzi si era incontrato con Pierluigi Bersani che per uscire dal vicolo cieco in cui Renzi si era cacciato gli ha proposto Mattarella, che faceva parte della terna dei nomi che lo stesso Bersani aveva proposto a Berlusconi due anni orsono. Da quel momento le minoranze PD, che non vedevano l’ora evidentemente, si sperticano in commenti da libro “Cuore” sul ricompattamento del partito democratico nei momenti cruciali. Evidentemente non aspettavano altro per dimenticare le nefandezze del jobs act e della legge elettorale truffa. E’ curioso far notare a Renzi e al suo antagonista Pippo Civati che è molto difficile trovare differenze sostanziali tra il candidato Franco Marini, ritenuto irricevibile sia da Renzi che da Civati l’altro anno, e Sergio Mattarella. Da subito anche Vendola plaude alla scelta Mattarella e così altri gruppi minori del parlamento epigono del miglior trasformismo italiano. Gruppi minori che rendono probabile l’elezione del candidato prescelto al 4° turno.

Ci sono due dettagli trascurabili (?): nel prevedere una maggioranza più ampia nelle prime tre votazioni, i padri costituenti ritenevano che le forze politiche avrebbero dovuto cercare una ampia condivisione nella scelta del Capo dello Stato. Dettaglio più importante: il PD pur avendo preso alle ultime elezioni politiche pochi voti in più del movimento 5 stelle e anche della destra, ha un gran numero di grandi elettori grazie ad una legge elettorale (il porcellum) che è stata dichiarata incostituzionale dalla Consulta.

I giochi sono fatti e ha vinto l’ambizioso barbiere di Siviglia fiorentino, l’opera buffa si conclude con il soccorso a Mattarella di Alfano e di NCD e lo stesso Berlusconi è in ginocchio: da giorni “la ditta” Confalonieri e la figlia Marina lo scongiurano di farsi pettinare da Renzi e di pensare agli interessi di famiglia che con questo governo vanno a gonfie vele. Renzi così potrà avvalersi della politica dei due forni, una volta il patto del Nazareno e un’altra l’alleanza con il PD e SEL così può governare felice e contento finchè ne avrà voglia e con una legge elettorale truffa che al massimo potrà proporre come antagonista il perdente Matteo Salvini.

Tutto OK. Non direi, perchè con un barbiere di Siviglia i nodi sono destinati a venire al pettine e oggi le istituzioni democtratiche sono ancora di più una sottile lastra di vetro (seppur Mattarella sarà un bravo Presidente, rispettoso della costituzione) e la frattura tra la società e la Politica/i Poteri si è fatta ancor più profonda. Casomai, questo evento sarà la fine definitiva del nutrire speranze nella sinistra PD; la ditta di Bersani non esiste più, ovvero il PD non è affatto un partito democratico e popolare ma una ditta costruita per gestire il potere fine a se stesso, che si occupa di tutto tranne che dei problemi degli italiani. D’altra parte, questa deriva ha radici profonde e lontane, risale almeno alla fine del PCI, quando sostanzialmente si è scelta la via neoliberista e lo stesso Prodi, ora idolo della sinistra, ha aperto la strada alle privatizzazioni e alla fine dell’IRI, seguendo la strada tracciata dalla Thatcher.

L’ultima occasione è stato il mancato incarico a Bersani che in questi giorni ha avuto una giusta quanto inutile vendetta: il Movimento 5 stelle che lo aveva deriso due anni fa, ha tentato maldestramente di entrare in gioco. Ha fatto una partita ingenua e in parte indotta da mass media corrotti ma è la prova che se i grillini potessero tornare al momento dopo le elezioni tratterebbero Bersani con rispetto nel tentativo di far parte di un cambiamento del Paese.

Ormai è tardi: i nodi sono venuti al pettine ma finchè non si trova un barbiere vero e non un teatrante resteranno lì, con buona pace dei problemi seri degli italiani.Il barbiere vero è ancora da venire, sarà, nella tradizione italiana, un uomo della provvidenza (o una donna, tipo Marine Le Pen) o, come auspico, un nuovo soggetto politico democratico e innovaore, diverso dalla sinistra di governo e dalla sinistra minoritaria malata di settarismo.

 

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22 commenti

filippo crescentini 31 Gennaio 2015 - 0:19

Per parlare male della minoranza Pd, che era l’unica ragione di questo pastone, potevi fare anche prima. Potevi partire dalla conclusione e poi provare a spiegarci perche’

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Piero 31 Gennaio 2015 - 0:32

Fammi il favore, quando parli del PD non usare la parola “sinistra”. E’ come se parlando di Berlusconi tu usassi la parola “onestà”.

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Salvatore catrambone 31 Gennaio 2015 - 7:03

Bersani ai 5S, ha chiesto un appoggio esterno, cioè dammi i voti che governo io. Poi perché non dici i veri motivi della probabile elezione di mattarella?
Te li spiego io. Mattarella è un giudice della consulta che dovrà decidere a breve sulla legittimità della retroattività della legge Severino, che impedisce al noto pregiudicato, di avere”l’agibilità politica” . Ecco perché hanno ritardato l’elezione del quindicesimo membro della consulta, così Berlusconi in cambio dello “scorno” di aver dovuto accettare mattarella, potrà, in nome del patto che non è ne strappato ne concluso, pretendere i due giudici della consulta

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Gian Franco Ferraris 31 Gennaio 2015 - 9:14

Filippo mi accusi di aver scritto un pastone con lo scopo di attaccare la minoranza pd, ma non é vero, Bersani, Cuperlo, Fassina sono persone che stimo e per cui ho affetto. Questo tuttavia non mi impedisce di togliermi le fette di salame sugli occhi. Ho finito la riflessione con una previsione: le sinistre pd ritengono di aver fatto una grande mossa tattica mentre a mio parere di fatto non esisteranno più sullo scenario politico se non come testimonianza. Previsione che vedremo se é giusta o sbagliata.

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Filippo Crescentini 1 Febbraio 2015 - 16:47

Non mi convinci, Ferraris. Siete così concentrati sull’attacco alla minoranza PD che non vi accorgete nemmeno che l’elezione di Mattarella costituisce la negazione della linea di Renzi da quando è segretario del PD. Dall’irrisione verso la sinistra interna (che fa il paio con la vostra) si è passati alla condivisione delle sue proposte e all’attenta considerazione della disponibilità di SEL, mentre – contestualmente – andava a puttane il patto del Nazzareno. Per voi, non cambia mai niente. Auspicate una cosa – la presenza della sinistra PD sullo scenario politico come mera testimonianza – e la date come conseguenza di quello che è accaduto. Ho visto uno che ha la tua collocazione, Ferraris, arrivare al punto di scrivere che Renzi nel PD non può essere sostituito da nessuno. Pur di essere contro la sinistra PD, anche esaltatori di Renzi. Non attacca, Ferraris.

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Gian Franco Ferraris 31 Gennaio 2015 - 9:26

Salvatore io francamente non so se il patto del Nazareno contemplava l’elezione di un giudice costituzionale – d’intuito non direi. Per quanto riguarda la tua puntualizzazione sul fatto che Bersani aveva chiesto al movimento 5 stelle, “un appoggio esterno” hai ragione, solo che in questi anni mi sono ripetutamente chiesto se Grillo era pentito di aver irriso Bersani e di essersi messo “fuori” ed in questi giorni mi sono risposto – almeno parzialmente. Poi mi viene da ridere che i mass media che hanno utilizzato la derisione a Bersani per contribuire a demolirlo, da tempo irridono i 5 stelle dicendo che sono marginali al quadro politico. In realtâ intendono consigliare al movimento di fare uno dei tanti scendiletto al Premier. É evidente che 2 anni fa il mov. Di Grillo poteva determinare il quadro politico, ora con il patto del nazareno e il pd compatto, l’alternativa é tra opporsi o svolgere un ruolo gregario.

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Gian Franco Ferraris 31 Gennaio 2015 - 9:55

Filippo in realtá ho scritto il “pastone” in condizioni psico-fisiche esauste per una necessitá con me stesso di cercare una spiegazione. Esausto non tanto per l’ora tarda quanto perché dalle 6 ero in giro alla regione Piemonte per affrontare gli esuberi dei dipendenti della comunitá montana a cui si stanno sommando gli esuberi dei dipendenti della provincia. Persone in carne ed ossa che rischiano seriamente il posto di lavoro a 50 anni grazie al governo pd e nel disinteresse o irrisione dell’opinione pubblica e nella irresponsabilità della regione Piemonte oberata di debiti. Riunioni grevi ed inutili. In questo periodo non leggo quasi i giornali e scrivo nulla, fatico a pubblicare interventi che mi vengono inviati e che sono di fatto la mia principale consolazione. Avevo notizie frammentarie, pezzetti di radio nei rari momenti in cui ero da solo in auto, i giornali letti domenica e che erano una vergogna: veline di Renzi per affossare Amato. Un frammento di una intervista Tv di Fassina che dichiarava che Renzi agiva bene mentre il giorno prima aveva scritto che Renzi era il capo dei 101 che avevano affossato Prodi. A ben vedere se nell’intervento ho maltrattato qualcuno é stato Prodi (che era il mio candidato preferito) ma ho cercato di essere chiaro e la distinzione manichea tra prodi ed Amato pure fatta da quasi tutti i miei amici, fa ridere.

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Ubaldo verace 1 Febbraio 2015 - 12:44

È triste constatare una volta di più come al centro della politica italiana non vi siano i gravi problemi dei cittadini italiani investiti dalla grave crisi che stiamo vivendo, come i forestali di cui lei parla, bensì le strategie, anzi le tattiche di breve respiro, che, purtroppo, fanno da contorno anche ad un evento tanto importante come quello dell’elezione di un presidente della repubblica. I mass media contribuiscono facendo da spalla a questo copione che non sembra offrire colpi di scena a favore della gente comune che soffre e si appiglia ad ogni illusoria speranza. Quesi stati d’animo fanno si che le parole prendano il sopravvento sulle idee e i progetti che, invece, dovrebbero ispirare la pratica politica in luogo di profezie millenaristiche di eterna attesa. Ciò nonostante, fa piacere sentire il breve commento rilasciato dal presidente eletto indirizzato verso la direzione giusta. Speriamo bene!

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Araldo 1 Febbraio 2015 - 14:03

Bella esposizione. I commenti strappa lacrime de amicisiani faranno presto i conti con la dura realtà ed il Figaro toscano ruffiano come Fiorello (Alfano), del Conte di Arcore (d’Almaviva) scoprirà le carte, e di fronte avranno solo il nulla che potrebbe benissimo essere rappresentato da don Basilio e la sua calunnia (Grillo?) o dalle rudezze di Bartolo (Salvini). Uscendo dalla bella opera rossiniana e dai suoi crescendo musicali, a sinistra, con questo ennesimo auto castrarsi della “sinistra” PD, ora abbiamo un vuoto più ampio da riempire ci riusciremo? E’ sperabile, sta solo a noi essere capaci di riempirlo, perché credo che dopo questa politica circense i Cittadini stiano per capire che uomini della provvidenza non esistono.

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Rosanna Spadini 2 Febbraio 2015 - 0:11

Il vero barbiere di Siviglia o di Parigi o di Venezia, c’è già e si chiama “il mercato”, infatti non ci salverà la politica, ma, sembra assurdo, ci salveranno i mercati, quando l’euro esploderà per le insostenibili tensioni interne all’Eurozona, che ormai non tiene più per molto. Dunque incrociamo le dita e aspettiamo con ansia il prossimo tsunami/euro, che potrà essere l’unica salvezza per i popoli europei.

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Nicola 3 Febbraio 2015 - 16:52

intervento lungimirante, Bersani è un uomo di altri tempi, ma la sinistra PD può solo fare tappezzeria nel PD. A renzi il PD serve come partito della Nazione e per escludere qualsiasi concreta alternativa.

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Carlo 5 Febbraio 2015 - 15:40

Curioso intervento precedente all’incoronazione di Mattarella, a fatti avvenuti è più facile fare le previsioni. E’ vero che non si era mai visto il Premier (peraltro non eletto) essere l’artefice dell’ elezione del Presidente, utilizzando i mezzi più vicini al Poker (ruota della fortuna) che al rispetto delle istituzioni. I fuoriusciti da 5s poi sono stati una perla. Condivido anche l’opinione che la sinistra PD è destinata all’irrilevanza, o ad avvallare misure in materia del lavoro ed in materia economica tipiche dei governi di destra. L’italicum poi è prefetto per il partito della Nazione che include tutti dai fascisti ai comunisti e esclude tutti quelli che sono “fuori” del partito. Quello che non ho capito è che renzi per eleggere il Presidente aveva bisogno dell’appoggio dei parlamentari del partito. Ma parlamentari di un partito anche poco democratico perchè avevano bisogno di Renzi che governa, elegge il presidente e pure fa le riforme costituzionali?

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roberto 7 Febbraio 2015 - 13:05

Grillo non ha mai fatto alcun errore….la strategia del duo Grillo/Bellicapelli è chiarissima…..loro NON VOGLIONO risolvere niente…l’unica cosa che gli interessa è IL TANTO PEGGIO TANTO MEGLIO…più peggio va più la gente si incazza e clicca sul blog…più click ci sono più soldi di pubblicità arrivano…il cerchio magico è d’accordo e i peones sono al traino.

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Gaia 7 Febbraio 2015 - 22:16

scritto prima della elezione di Mattarella ha colto per il momento, nel segno. Renzi ha cambiato verso per impedire la scalata sul colle di Amato. al solito non ha avuto scrupoli e in questo ricorda Cesare Borgia. D’altra parte Macchiavelli aveva riposto nel Valentino le speranze per i destini italici. Renzi domina il Palazzo ma è totalmente incapace di affrontare le difficoltà degli italiani. La sinistra PD come il Ncd sono ridotti al ruolo di comprimari e Berlusconi teme per la sua ditta.: Renzi non avrà la bontà di d’Alema. dopo il fallimento della bicamerale.

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Giorgio 13 Febbraio 2015 - 14:17

L’elezione del Presidente della repubblica è un illustre esempio di commedia all’italiana, pare che abbia vinto Renzi. D’altra parte Renzi fa il premier grazie alle primarie perse con Bersani e a quelle vinte con Cuperlo e Civati. Così oltre al governo Renzi ha rubato a Bersani pure il Presidente: Mattarella che era il candidato proposto dallo stesso Bersani senza successo 2 anni fa. Un Presidente della Repubblica eletto da un Presidente del consiglio nominato senza elezioni. Un successo della Commedia all’italiana.

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Francesco 15 Febbraio 2015 - 2:28

Il patto del Quirinale all’interno del PD è durato meno di un temporale e la sinistra PD è destinata all’irrilevanza politica per esasperato tatticismo e mancanza di ideali. I deputati di Sel – corsi al fischio a votare Mattarella si sono già presi qualche spintone. L’economia impoverisce la maggior parte degli italiani e questa sinistra si distingue nel mantenere lo status quo anche nelle amministrazioni locali che tagliano i servizi e duplicano le tasse.

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mafalda conti 15 Febbraio 2015 - 2:39

La sinistra da trent’anni non è in grado di proporre delle soluzioni ai mali dell’Italia, una tassazione equa, ridistribuzione dei redditi e servizi efficienti ai cittadini. Ma al contrario hanno grande dimestichezza coi giochi di palazzo dove stanno seduti con qualche comodità e non perdono il vizio di sentirsi i migliori come emerge chiaramente dai commenti di Filippo Crescentini

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giacomo 16 Febbraio 2015 - 15:41

Anche nella elezione del Presidente non è stata rispettata la costituzione, Renzi nominato (con grave forzatura di Napolitano) Presidente del consiglio grazie al numero dei parlamentari del PD eletti non per il risultato elettorale (28%) ma grazie al porcellum, legge elettorale incostituzionale per decisione della consulta ha eletto Mattarella grazie al voto di parlamentari pronti a salire sul carro del vincitore. Una forzatura che avrà conseguenze negative per le istituzioni italiane brandello di democrazia.

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giacomo 16 Febbraio 2015 - 15:43

La costituzione prevede che il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio e non che il Presidente del Consiglio (neanche parlamentare) elegga il Presidente della Repubblica.

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Francesco 22 Febbraio 2015 - 17:38

Questo intervento scritto prima della elezione di Mattarella è quanto mai lungimirante:
“Casomai, questo evento sarà la fine definitiva del nutrire speranze nella sinistra PD; la ditta di Bersani non esiste più, ovvero il PD non è affatto un partito democratico e popolare ma una ditta costruita per gestire il potere fine a se stesso, che si occupa di tutto tranne che dei problemi degli italiani. ” Come volevasi dimostrare sono passate solo poche settimane e sono state approvate leggi sul jobs act e sulla Costituzione che sono un vero abominio, a nulla vale che le sinistre PD si riuniscano per “incidere uniti” dopo che sono stati complici nell’approvare tali leggi. Cuperlo e c. sono coccodrilli? no. La verità è già stata scritta da Montesquieu nel 1748, “chiunque abbia potere è portato ad abusarne” ed il PD è un partito di potere per cui l’Italicum come prima il porcellum fanno comodo perché è il modo più facile per alimentare il potere senza dover fare i conti con le persone e così la riforma del lavoro è funzionale alle lobby e le lobby sono più influenti nel mantenere il consenso che i poveri disgraziati.

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giovanni 2 Marzo 2015 - 14:55

Lungimirante

Bersani e c. credevano con l’elezione di Mattarella di iniziare un nuovo percorso nel PD. Al contrario Renzi ha accettato il metodo Mattarella tatticamente perchè era in difficoltà: non aveva i voti per eleggere chi avrebbe voluto e doveva scongiurare l’elezione di Prodi o Amato che erano conosciuti nel mondo internazionale. Passato il pericolo si è messo a provocare le varie “anime” della sinistra e queste ogni volta si scompongono davanti agli attacchi di Renzi e sono condannate all’inesistenza politica.

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eugenia 3 Marzo 2015 - 19:07

smascheramento

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