Menare sulla Capitale per sfasciare il Paese
“Carminati libero non chiude il caso di Roma mafiosa”. Titola così “Il Giornale” oggi. Lasciamo stare Carminati e le ragioni della sua scarcerazione. Mi soffermerei su un altro aspetto del titolo, laddove si dice “Roma mafiosa”. Come dire: Carminati è libero quindi non è possibile approfondire la ‘mafiosità’ di Roma. Che però viene data per scontata. Talmente scontata che la scarcerazione di Carminati ne è quasi la conferma. Questa idea di associare a Roma la parola “mafia” è stata una bruttissima idea, per tante ragioni, non ultima quella di aver creato un marchio utilizzabile da tutti i nemici della città. Segnando indelebilmente la Capitale, che, fino a prova contraria, ci rappresenta a tutti come italiani.
Per dire, invece: “Lo scioglimento anticipato del Consiglio regionale è frutto del caos politico amministrativo seguito alle dimissioni dell’ex presidente della Regione, Antonio Fosson, coinvolto in un’inchiesta sulla ‘ndrangheta assieme a due assessori e un consigliere regionale”. Cito dalla “Stampa”. Eppure nessuno ha avviato la campagna “Ndrangheta aostana” o coniato questo claim. E nessuno ha mai titolato “Milano ‘Ndranghetosa” quando si sono aperti alcuni inquietanti capitoli giudiziari nella Capitale morale. Poi dice che spira un sentimento antilombardo. Ho come l’impressione che questo sentimento si ingeneri e autoproduca ogniqualvolta si tratta la Capitale del Paese in modo così irriguardoso. Lo dico a tutti ma, in primo luogo, a chi compra il Giornale e ama questa città.