Ho copiato da Nuovatlantide il commento accorato di Fausto Tenti di Rifondazione Comunista a due articoli favorevoli a una lista unitaria alla sinistra del Pd
di Fausto Tenti – 7 agosto 2017
Ancora… lo dico col cuore in mano e con la massima sincerità: noi del PRC siamo preoccupati se nel percorso ci portiamo dietro cospicue dosi di ambiguità politica, di non coerenza e di non chiarezza, sin da subito…
Se lavoriamo per una lista NON SOLO autonoma ma anche STRATEGICAMENTE alternativa al resto del panorama politico, come risulta evidente dal percorso tracciato al Brancaccio, non possiamo non vedere le troppe ambiguità di Art. 1, ma soprattutto di Pisapia…
Siamo letteralmente terrorizzati dal fatto che magari riusciamo a mandare a Montecitorio una trentina di deputati del fronte dell’alleanza democratica che magari non stanno nello stesso gruppo manco 1 settimana: col probabilissimo proporzionale, il governo si forma dopo il voto… e non vorremmo vivere uno scenario di questo tipo:
1) una decina di deputati, provenienti dai movimenti di Pisapia e Bersani, dichiarano di “essere responsabili” e quindi non possono non aiutare Renzi a formare un Governo purchessia, perché ce lo chiede l’Europa;
2) una altra decina, di provenienza magari del PRC, di Possibile e della società civile, coerenti col mandato ricevuto dal corpo elettorale, non ci stanno e formano un altro gruppo per dignità e coerenza politiche;
3) e gli altri dieci – mettiamo di SeL – fanno magari l’elastico per tenere insieme le prime due decine…
Ne convenite che sarebbe uno psicodramma, divisi in 3 tronconi… che senso ha, che senso avrebbe il confluire in una sola lista appiccicata con vinavil scaduto?
Sarebbe suonata invano l’ULTIMA campana dell’ULTIMO giro per un fronte unitario e plurale – non solo ovviamente elettorale – civico e di sinistra alternativa nel nostro Paese…