di Fabio Martini – 24 maggio 2019
IN QUESTE ORE POLITICI E MEDIA, TOTALMENTE DIPENDENTI
DAI SONDAGGI, SONO INCAPACI DI CAPIRE COSA
ACCADRA’ NELLE URNE: PERCHE’ ORAMAI PRIVI DI SENSORI PROPRI
In queste ore che precedono il voto europeo politici e giornalisti compulsano nervosamente gli ultimi sondaggi “secretati” e davanti a risposte deludenti, troppo incoraggianti o contraddittorie, si chiedono: <Ma siamo sicuri di questo sondaggio?>. Non si indulge a nostalgismo se si nota che partiti e media sono oramai privi dei sensori che un tempo li orientavano: i primi non hanno più una rete territoriale, una vita democratica che gli consenta di intercettare e capire gli umori popolari veri e non mediati dal web. I media, oramai concentrati sulla baruffa quotidiana, registrano come sismografi le micro-scosse e hanno rinunciato a capire in proprio l’aria che tira in giro per il Paese. Media e politici, in questo uniti, vivono in una costante e virtuale “Sondaggio-crazia”.