Fonte: Facebook
l’articolo Roma: fatti e misfatti di terrestri e marziani ha suscitato diversi commenti su fb, vi proponiamo quello che consideriamo più significativo
di Walter Tonietti 6 febbraio 2016
L’ultima parte esprime gli stessi concetti che Marino ha espresso solo due ore fa in un incontro con un gruppo di giovani. L’articolo è, a mio parere, ingiusto nei confronti di Marino che si è trovato ad operare circondato da un gruppo di persone (affiancategli dal PD, non erano uomini suoi) facenti parte di un sistema spartitorio creatosi nei due decenni precedenti: a Roma vincevano tutti, chi vinceva le elezioni vinceva di più. Sono convinto che Marino non si rendesse conto del livello di corruzione del PD romano (così come non me ne rendevo conto io, che l’ho votato per un ventennio) e che abbia provato a cambiare la città, mettendo le mani in luoghi intoccabili. Trattarlo da ignavo, ovvero da indolente e vile, è un’ingiustizia se andiamo a vedere la sua azione (che non ha avuto il tempo di svilupparsi) nei confronti di molte delle consorterie che bloccano questa città: da quella della macchina amministrativa a quella dell’immondizia, da quella delle mafie locali (quella degli stabilimenti balneari, dei camion bar e dei ristoranti e così via) a quelle vaticane e conservatrici. A mio parere ha provato, quasi da solo, a cambiare il volto civico della città, cercando di dare a Roma un immagine da metropoli internazionale e moderna. Lo straordinario successo personale (Gentiloni, diventato ministro, arrivò terzo alle primarie prendendo una miseria di voti e Marino, prese 70.000 voti in più di tutta la coalizione di partiti che lo sostenevano) ha fatto paura ai caporioni del PD romano e al “sistema spartitorio”. Lo hanno demolito creando un’immagine falsa di lui, dell’ingenuo stupidotto pieno di sè. Forse l’unica cosa che riconosco anch’io è un alto livello di autostima ma non scordiamoci che, rispetto ai semianalfabeti che ci governano Marino è veramente un marziano anche sul piano culturale e professionale. Non è un politico e soprattutto non è un politico come lo si intende in Italia, quello che, prima di cominciare, cerca il sostegno delle mafie, delle camarille, delle consorterie, degli ordini, dei cavalierati, delle confratenite, delle logge. Il suo errore è stato quello di andare avanti a testa bassa (altro che ignavia) senza avere il sostegno che ha Renzi, e di non obbedire agli ordini dall’alto (si fa per dire). L’immagine che hanno costruito di lui è falsa: Marino è un uomo freddo che credeva che bastasse il sostegno popolare (e lui lo ha avuto a livelli eccezionali, a mio parere lo ha ancora per buona parte) per fare politica. Alcune persone fanno paura al sistema perchè hanno consenso personale, non basato sulla conquista di partiti ridotti a bande di servi affamati: fra questi metto De Magistris, Emiliano, Crocetta, Pisapia, solo per restare nell’ambito del centrosinistra tradizionale, oltre agli esponenti dei 5stelle, che vengono regolarmente demoliti perchè hanno paura del consenso popolare che hanno. Demoliranno anche altre persone che potrebbero entrare in politica, come Gino Strada, costruendo immagini false di loro, perchè l’obiettivo è che l’elettore possa scegliere solo fra due o tre persone: tutte scelte dal sistema. Siamo pronti a votare per Renzi o per Salvini? Biagio, Marino è tutta un’altra pasta, ha una cultura internazionale, è una persona che, con Sabella, stava facendo cagare sotto dirigenti comunali e comandanti dei vigili, costruttori, amministratori di AMA, ATAC e municipalizzate varie. Marino è stato boicottato dal suo stesso partito e quando la sua azione stava prendendo forza (grazie anche ad una persona estremamente concreta come Sabella) lo hanno destituito con l’aiuto di Alemanno e degli uomini di Berlusconi. Ancora oggi è impossibile sentire parlare, in TV, di quello che è successo a Roma e della ignobiltà d’animo di molti padroncini romani del PD: gente senza arte nè parte, capaci solo di obbedire nella speranza di poter comandare su altri servi che sperano di diventare dei padroni. A Roma odiano gli spiriti liberi e Marino lo è. Non pretendo di avere la verità in tasca ma è quello che penso..