Fonte: Politicaprima
Url fonte: http://www.politicaprima.com/2017/04/mainstream-occidentale-contro-la-siria.html
Ma ecco che il mainstream, appositamente imbeccato, tira fuori il coniglio dal cilindro: L’utilizzo di armi chimiche da parte di Assad contro il suo stesso popolo, senza cogliere però l’incongruenza della notiziona. Nessuno spiega perché lo farebbe, visto che è contro l’Isis. A sua volta finanziato fino ad oggi dagli Usa, attraverso i suoi alleati più importanti: L’Arabia Saudita, Qatar e Emirati Arabi, in particolare. È la tecnica di sempre dei conquistatores, della tendenza dominante, lontano dalla logica più elementare, però funziona sempre. Per Esempio, con Gheddafi e Saddam Hussein l’accusa di possedere armi chimiche ha funzionato alla grande, salvo non trovarne neppure un’oncia neppure a mettergliele di proposito.
Bisogna convincere però l’alleato americano ed ecco che prendono a circolare foto raccapriccianti di persone inermi e bambini morti, quale migliore prova? Detto fatto, gli Usa lanciano ben missili 59 missili Tomahawk da due portaerei al largo del Mediterraneo. Sempre secondo il famigerato “Osservatorio siriano per i diritti umani”, sarebbero decine le vittime del raid tra gli ufficiali delle forze di Damasco uccise e ferite, nella base a sud est di Homs, considerata la seconda più grande base aerea della Siria, equipaggiata con velivoli Sukhoi-22, Sukhoi-24 e Mig-23. “Si tratta di un attacco unilaterale gravissimo nei confronti di uno stato sovrano, che porterà gravi conseguenze internazionali. Un vero e proprio atto di aggressione”, è questo l’annuncio delle tv e giornali siriani. Anche l’Iran ha condannato con forza i bombardamenti ritenuti “un’azione unilaterale pericolosa, distruttiva e che viola i principi del diritto internazionale”. Il governo russo ha immediatamente avanzato una richiesta urgente di riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
Sicuramente tale azione non potrà che rinvigorire il terrorismo, fin qui messo alle corde e costretto al ritiro dall’azione militare della Siria e della Russia, quindi aspettiamoci il peggio anche in casa nostra.
Mentre è di queste ore l’attacco a Stoccolma con le medesime modalità di Parigi e Berlino. Un camion sulla folla inerme e ancora morti e feriti.
Ma ci siamo veramente chiesti da dove proviene la notizia del bombardamento siriano con armi chimiche? Qual è l’unica fonte, ad oggi, ad aver parlato di attacchi perpetrati dall’esercito siriano sulla città di Idlib? Ancora una volta, che combinazione, la fonte unica della verità indiscussa, è il cosiddetto “Osservatorio Siriano dei Diritti Umani”, che dietro la facciata filantropica, in realtà non è altro che l’organizzazione politica del fronte ribelle anti Assad, la cui sede è “casualmente” in Gran Bretagna. Strano? Proprio no, dal momento che è la fonte, l’unica, di tutta la propaganda pro occidente, che vede con il fumo negli occhi il governo siriano.
Ma nei fatti, non vi è alcuna prova che vi sia stato un bombardamento di civili con gas nervini da parte del regime siriano, piuttosto, la distruzione di un deposito di gas letali, che però erano nella disponibilità del Califfato e non di Assad. Però quale migliore occasione per mettere al muro il dittatore scomodo? Soprattutto colpevole di non avere rapporti con la finanza internazionale, di non avere banche Goldman Sachs, JP Morgan, Morgan Stanley, etc. sul proprio territorio, di possedere un ricchissimo giacimento di gas metano, da anni nelle mire delle multinazionali inglesi ed americane, e, ancora più “grave”, di non avere debiti con il FMI e quindi non ricattabile.
Succede così che i Tg europei, giornali e talk show, annunciano scandalizzati il bombardamento, da parte di aerei siriani con armi chimiche sulla popolazione civile, dello stesso regime che li difende dall’Isis. Tesi paradossale, ma scopo raggiunto. Due brillanti risultati raggiunti in un colpo solo.
Tutti smettono di parlare dei morti della metropolitana russa e la troppa scomoda solidarietà a Putin si affievolisce, mentre si riaccende il faro sul regime siriano. Ed ecco il coro unanime “abbattiamo Assad” il dittatore feroce sanguinario, affamatore e massacratore del proprio popolo che priva siriani dei diritti civili fondamentali. Mentre si evita di raccontare che, al contrario, la Siria, è uno dei paesi più progressisti del medio oriente, dove le donne godono degli stessi diritti degli uomini nell’istruzione e non hanno l’obbligo del burqa. Infatti, la Costituzione siriana è di tipo laica e vieta movimenti estremisti islamici, mentre la Sharia è dichiarata incostituzionale. Però le foto fanno orrore ed allora, come già fatto con Gheddafi ed altri “dittatori” scomodi, contro Assad cominciano a suonare i tamburi di guerra per scardinare l’unico paese mediorientale che ancora si oppone alla egemonia occidentale.