Enrico Letta ha annunciato di aver raggiunto l’accordo anche con Luigi Di Maio e Bruno Tabacci leader di Impegno civico,
l’ultimo partitino sullo scenario composto di fatto da una sessantina di parlamentari che erano stati eletti nel Movimento 5 Stelle e che in vista delle elezioni e al grido o Draghi e morte hanno abbandonato Conte al suo destino. A parte che Letta ha dichiarato: «sono molto contento di poter annunciare l’intesa con Impegno civico, per andare insieme negli uninominali della legge elettorale». Sui seggi uninominali l’accordo raggiunto dal Partito Democratico con Impegno Civico è 92% (Pd) e 8% (Ic).
Letta ha poi dichiarato: «Sono contento della presentazione della lista Impegno civico che, nelle intenzioni dei promotori, vuole essere un punto di riferimento importante per il mondo civico e i territori, c’è l’interesse di molti sindaci e liste civiche», sottolineando che si tratta di un «collegamento importante». Letta ha poi precisato che sul cosiddetto diritto di tribuna «sarà la lista di Impegno Civico a decidere sul da farsi e a comunicarlo successivamente al Pd». Di Maio ha invece dichiarato: «Il nostro obiettivo è aggregare chi rappresenta i territori: ora le coalizioni sono definite e chiare. Siamo convinti di questa intesa, difendere l’agenda Draghi significa anche difendere dei risultati economici».
Enrico Letta ha lavorato con impegno per costruire questa strana alleanza: prima con Carlo Calenda, poi con Luigi Di Maio, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. Accordi separati, il segretario Dem assicura: «ma compatibili fra loro», una quota di collegi uninominali per tutti, a costo di sacrificare i candidati del Partito democratico, l’obiettivo da raggiungere è vitale per Letta: «impedire un governo della destra», «difendere la nostra Costituzione» ed evitare «un’emergenza democratica».
Io ho stima di Enrico Letta – come persona seria e competente, ma questa storia non sta in piedi : La realtà, ovviamente, è un’altra. Ben diversa dai convenevoli e dalle dichiarazioni suggestive;
- come fanno a essere compatibili questi accordi quando Letta ha sottoscritto con Calenda che non ci saranno candidati nei collegi uninominali provenienti dai 5 Stelle e da coloro che non hanno appoggiato Draghi?
- pare assai difficile per “Impegno Civico” a presentare liste nel proporzionale: i 62 transfughi dei 5 Stelle, dopo aver abbandonato il Movimento per seguire Di Maio nella speranza di un posto si sentono traditi perchè l’accordo garantisce solo lo stesso Di Maio, Tabacci e al massimo Emilio Carelli . Dai territori poi non ci sarà certo ressa ad andare in soccorso del Ministro degli Esteri.
- ma la domanda che mi tormenta: Letta pensa davvero che Luigi Di Maio possa essere un baluardo che difenderà la Costituzione dalla Meloni?