Fonte: PoliticaPrima.it
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di Tommaso Di Matteo – 30 novembre 2014
Ogni democrazia che si rispetti si regge su due pilastri destra e sinistra, se uno di questi si sgretola non possiamo più parlare di sistema democratico,
in Italia “rischiamo” di passare alla storia per essere il primo paese senza un vero polo di centrodestra.
L’immagine è all’incirca questa: una valle che un tempo non troppo lontano era considerata un giardino dell’Eden, dove fluivano fiumi di Dom Perignon e smisurato potere, oggi, quasi maledetta da un incantesimo tipico delle migliori favole, in quei luoghi sembra calato l’inverno.
È rimasta solo una fortezza grigia e cupa dove in lontananza si intravede una bandiera che svolazza fiera di quel che era, all’interno il vecchio Re attorniato dalla nuova consorte, che in stile Regina “cattiva” di Biancaneve ha cacciato tutti i vecchi e saggi consiglieri. A corte solo paggi e lacchè non così intelligenti da essere in grado di consigliare ma neanche così stupidi da dir ciò che veramente pensano.
Ogni tanto fanno visita al Re i suoi generali che vivendo nei privilegi e nello spreco ridono e banchettano su ciò che li dovrebbe preoccupare, convinti del fatto che alla fine come sempre il prode Cavaliere in un modo o in un altro li salverà. Stiamo parlando di Forza Italia e di Silvio Berlusconi, arroccato in esilio contro ogni ragione e ragionevolezza ad Arcore.
Ma andiamo avanti al di là del forte, ma non così lontano da non poter guardare ciò che accade, in quello che un tempo era il loro paradiso le cose vanno anche peggio. Ci sono Alfano, Schifani, Formigoni, Lupi, Lorenzin e Casini che sputando e spergiurando sul tavolo nel quale hanno bevuto e mangiato per anni sono riusciti a costruite un piccola cittadella grazie all’elemosina del potente di turno barattando dignità e libertà per cibo e acqua.
C’è chi essendo stato negli anni d’oro più parsimonioso come La Russa e la Meloni non svendendo i propri ideali ha iniziato con perduto entusiasmo una crociata e oggi vive accampato in un attendamento.
Infine nel polo più a nord del regno c’è il forte Salvini che contro tutto e contro tutti vorrebbe guidare quest’alleanza, ma è ignaro di non avere abbastanza oro per comprare e campare i governatori che tengono ancora in piedi il perverso sistema. Più a Sud c’è l’ultimo di una nobile dinastia: il valoroso Raffaele Fitto rimasto lontano ma fedele al prode cavaliere, con coraggio invoca un cambiamento essendo consapevole che in Italia non siamo a Cuba quindi non sarà così facile passare da un Castro ad un altro Castro.
Lo spettacolo che poi è una verità non troppo romanzata è questa, la cosa grave è che rischiamo di rimanere travolti e spazzati via in nome di quel relativismo, che a mio parere al momento governa il mondo, che a tutto da un prezzo ma a niente un valore.
Il momento è critico, la politica è in crisi ed in particolare quel che è rimasto del Centro Destra, ma è fuor di dubbio che senza politica vi è il “caos” e mai come in questo momento c’è bisogno di buona politica, e mai come in questo frangente l’Italia ha bisogno di un Centro Destra coeso, unito e con un progetto lungimirante per il futuro del Paese.
La ricetta se così vogliamo definirla a mio giudizio è semplice una rinnovata alleanza in modi e metodi fondata su primarie prima di idee e poi di uomini.
Tommaso Di Matteo
30 Novembre 2014
P.S. Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa riflessione sulla situazione politica del Paese. E in particolare sull’area del Centro Destra guidato e rappresentato, ormai da oltre un ventennio, da Silvio Berlusconi. L’autore, appassionato di politica, è il più giovane consigliere di circoscrizione di Palermo. Tommaso Di Matteo, palermitano, classe 1993, diplomato al liceo classico Don Bosco Ranchibile, è attualmente capogruppo dell’VIII Circoscrizione per Forza Italia, partito al quale ha aderito nel novembre 2013. È inoltre tra i fondatori del movimento “#cambiaredirezione”, un’idea di un gruppo di ragazzi che credono nei valori di libertà e democrazia, e vogliono dare un contributo nuovo nell’ottica di un vero rinnovamento.
Da qualche tempo segue il nostro blog e ha partecipato ai nostri dibattiti.
Questo è il suo primo articolo. Benvenuto su PoliticaPrima e buon lavoro.
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