LUCE
Lascio filtrare appena,
dalla finestra schiusa
la luce morbida
su cui galleggia tremulo
in lontananza il mare.
Un muro soffocato dagli ulivi
ed un cipresso, un coltello nero,
lanciato minaccioso verso il cielo,
chiudono a nord
lo sguardo alle montagne.
Entro nello spessore fisico
di questa luce intensa e trasparente:
un lago di lavanda
gli aghi del rosmarino
le braccia spaventate del siconio.
L’ultima pennellata è per un uomo
in fondo a un campo scuro
ignaro e rassegnato
pota in silenzio i rami secchi
ed io i miei pensieri.
Angelica Lubrano
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Poesia dipinta a fresco. Sotto gli occhi sfilano parole rapide, intente a disegnare immagini che transitano tra una colorata oggettività e un simbolico appena accennato.