Fonte: Il Fatto Quotidiano
Lollo in ammollo: Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida lancia l’allarme “l’eccesso di consumo di acqua potrebbe perfino causare la morte”
Mi è tornato alla mente che da bambino un mio prozio che aveva sempre sul tavolo il fiasco del vino mi diceva: “L’acqua fa marcire i pali della vigna” gf
Lollo in ammollo
Il vantaggio degli scandali Santanchè e Delmastro è che nessuno chiede più le dimissioni di Lollobrigida. Il quale, da quando abbiamo perso Giambruno, esercita nel centrodestra le stesse funzioni ricreative svolte in pandemia dal duo comico Fontana-Gallera. Da qualche mese, scaricato persino dalla sua signora, ci pareva un po’ sulle sue, come se avesse perduto lo smalto degli esordi. O gli avessero cucito la lingua al palato. Per fortuna era solo una pausa di riflessione. Infatti l’altro giorno è tornato a parlare e non ha deluso le attese. La sede era propizia: gli Stati generali del Vino, accompagnati – immaginiamo – da adeguate degustazioni. Risultato: il ministro-performer dell’Agricoltura e Sovranità Alimentare ha letto l’etichetta inglese di un alimento che “può avere conseguenze molto pericolose. Il meno che possa capitare è una sudorazione eccessiva che può portare in casi estremi alla rimozione delle ghiandole sudoripare. Contraccolpi possono riguardare il cervello, il cuore, i reni. È il vino?”. Un attimo di suspense, poi il fulmen in clausola del consumato cabarettista: “No è, l’acqua. L’abuso di acqua può portare alla morte. E immaginate la necessità di un’etichettatura allarmistica sulle bottiglie d’acqua”. Infatti, se uno dà i numeri, non si dice mai “levategli il vino” o “posa il fiasco”, ma “toglietegli l’acqua” o “posa la Ferrarelle”. E i mattinali di questura sono pieni di incidenti mortali causati da pirati della strada in preda a iperidratazione.
La nuova massima lolliana va ad arricchire una collezione che l’ha reso celebre in tutto l’orbe terracqueo. “Le donne non si dovrebbero toccare nemmeno con un fiore e invece tratterò un argomento che è quello della produzione dei fiori” (seguirà: chi va con lo zoppo impara a zoppicare e invece tratterò delle Paralimpiadi). “Non possiamo arrenderci all’idea della sostituzione etnica: gli italiani fanno meno figli, quindi li sostituiamo con qualcun altro?” (dopo i telegrammi di felicitazioni del Ku Klux Klan, sfoderò sulla Stampa un alibi di ferro: “Sono ignorante, non razzista”). “In Italia i poveri mangiano meglio dei ricchi” (infatti provate a prenotare un tavolo alla Caritas). “Vorrei imporre un piatto di formaggio nei menu dei ristoranti” (i pecorini forzati: ma quella volta era al Vinitaly, a un’ora pericolosamente tarda del pomeriggio). “In Italia la vitellina Mary viene trattata con affetto, poi certo viene macellata, ma produce carne di qualità” (ringrazia sempre l’Italia con la zampina). E, dulcis in fundo: “Abbiniamo il consumo di vino al benessere fisico con gli eventi sportivi” (scolarsi una boccia di Barbera prima di una gara è la morte sua). Mancava giusto l’allarme sull’acqua killer, che peraltro non va preso affatto sottogamba: specialmente da chi non sa nuotare.
ANSA
Lollobrigida sull’acqua ribadisce: ‘L’abuso può portare danni’
Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, a margine di Slow Wine Sana a Bologna, è tornato sulla querelle nata dalle sua parole legate al fatto che l’eccesso di consumo di acqua potrebbe perfino causare la morte.
“Guardate qui, un bel bicchiere d’acqua naturale, ottima, da abbinare a qualsiasi cosa perché ovviamente è un alimento sano – ha detto Lollobrigida ai giornalisti – ma come tutti gli alimenti se assunti in quantità eccessiva possono produrre danni.
Non lo dico io, lo dice la scienza”.
“Se molti dei vostri colleghi avessero avuto la pazienza di digitare la parola ‘acqua’ avrebbero trovato articoli” di testate giornalistiche “che denunciavano come gli eccessi anche di questo sanissimo prodotto per eccellenza potessero produrre danni – ha precisato il ministro – In questa voglia di denunciare le incapacità del governo, invece, si creano delle caricature, senza rendersi conto che chi disegna caricature non supportate da dati scientifici” non fa buona informazione.
Lollobrigida ha spiegato che agli Stati Generali del vino la sua intenzione era quella di spiegare “come di vino si possa parlare criminalizzando l’abuso, ma non il consumo, così come facendo l’esempio del miglior prodotto del pianeta, cioè l’acqua non si deve parlare male, ovviamente, ma anche in questo caso l’abuso può portare dei danni, non lo dico io, lo dice la scienza”, ha concluso.
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