di Alfredo Morganti – 27 giugno 2018
Io non credo che i numeri siano tutto. Ma credo che siano un bel pezzo di verità. Prendete il caso delle presunte ‘invasioni’ di migranti cui staremmo assistendo in questi mesi. Le cifre, in realtà, dicono altro. La fonte è quella del Ministero dell’Interno, mica di una ONG. Ebbene, nel 2016 sono sbarcati in Italia 64.133 migranti, nel 2017 la cifra è salita a 76.858, nel 2018, alla data del 27 giugno 2018 c’è stato un brusco calo a 16.566. Se tanto mi dà tanto, a fine anno saranno 33.000 circa. Direte: tutto merito di Salvini! Ma nemmeno per sogno. Il nuovo Ministro dell’Interno è in carica dal 31 maggio, i dati si riferiscono a un range che va da gennaio a oggi, quindi sono quasi in toto antecedenti alla sua venuta.
L’invasione, se anche ci fosse stata, oggi non c’è più, e non c’è più già da prima che arrivasse Salvini. Per dire, se nel 2017 sono arrivati dalla Libia 73.456 migranti, alla data del 27 giugno siamo scesi a 11.401 (a fine anno, facendo una proporzione, saremo a 22.000 circa). Si tratta di un -84,50% rispetto al 2017 e -82,22 rispetto al 2016. Nel solo mese di febbraio (quando si sproloquiava in campagna elettorale) erano sbarcati in tutto 1.065 migranti, contro gli 8.971 del 2017. Di che stiamo parlando, quindi? Il fenomeno reale, insomma, è diverso da quello percepito. È come se un mondo altro, fantasioso, immaginifico si sovrapponesse a quello che descrivono i numeri. Non è una cosa di poco conto, visto che sulle percezioni e sulla annessa retorica si costruiscono le scalate al potere, anche nella tacita complicità di molti.
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