L’individuo, la società, le paure, le speranze

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Alfredo Morganti

di Alfredo Morganti – 20 giugno 2018

La politica oggi fa leva sulla paura. Costruisce consenso,
dipingendo scenari orrendi dinanzi a individui soli e spaesati. Lasciando intravedere minacce imminenti. Rappresentando mostri pronti a mettere in pericolo la nostra incolumità fisica. Pronti a rubarci il lavoro, la casa, il benessere. Così come a cancellare la nostra identità culturale, simbolica, nazionale. La politica odierna si rivolge a donne e uomini costretti nella solitudine e perciò più deboli e indifesi. E si impossessa delle loro coscienze profittando di questa condizione di disorientamento verso il presente e, ancor più, verso il futuro. Donne e uomini a cui, ecco il punto, è stata progressivamente cancellata la società attorno, i legami che garantivano solidarietà e coesione, i collegamenti e i rapporti che creavano un’attenzione e un riconoscimento reciproco, le forme (politiche in primo luogo) che incardinavano le vite in un destino comune. Queste forme sono andate progressivamente in crisi, mutate a causa delle trasformazioni culturali e antropologiche di questi decenni, erose o cancellate dalla riscossa di classe chiamata neoliberismo. Strette, dunque, tra incudine e martello.

Se la sinistra ha oggi un compito di base, è quello di ‘rimontare’ in forme nuove quei legami, creando le condizioni affinché la società ricompaia di nuovo alla vista e ritrovi posto nel nostro orizzonte quotidiano. Non c’è lotta in assenza di rapporti sociali visibili, a partire da quelli di sfruttamento e vessazione – e non c’è politica attiva, democratica, né giustizia se si resta prigionieri in un recinto di individui soli e intimoriti. La sinistra che apre a Salvini, e pure senza vergognarsene granché, parla anch’essa agli individui senza società, alle loro paure, alla loro solitudine né più né meno di quanto non faccia il Ministro dell’Interno. Non indica steccati da saltare, né vuole una soggettività attiva, larga, plurale, partecipata. Non predica unità, non indica speranza (tutta roba per buonisti e anime belle) ma differenza, distinzione, alterità. Scava fossati, alza muri, si muove borderline in una specie di terra di nessuno. Ma è un crinale scivoloso, viscido, da cui si potrà soltanto ruzzolare. Se già non è accaduto.

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