di Rosa Fioravante – 26 gennaio 2018
Sono nata a Castrovillari in provincia di Cosenza, sono cresciuta a Garbagnate Milanese provincia di Milano. Ho vissuto in Olanda, a Vienna e soprattutto nei libri. Ho cominciato a fare politica in università dove spero ancora di tornare, lì ho imparato che la propria legittimazione si trae dalle persone che ti votano per fare qualcosa, dai compagni di lista, dalla propria generazione, ossia dai propri pari e da chi sta peggio. Ho imparato che la politica si fa per chi sta “sotto” e mai per chi sta “sopra”, ai dirigenti si deve rispetto ma la lealtà risiede nelle persone con cui si lotta e che si rappresenta. Sono stata per tanti anni un’iscritta al partito a Milano, anche se il partito alla fine l’ho cambiato. Sono stata coPresidente di una commissione congressuale nazionale per le tesi di ricostruzione di un orizzonte di senso e valori della sinistra. Ho viaggiato tanto: prima all’estero occupandomi di cose internazionali, poi in Italia perché ogni tanto mi si chiede di parlare delle cose che studio e scrivo e di criticarle o di approfondirle. Da tanto tempo non ho più un posto da chiamare casa.
Sono stati mesi difficili e gli ultimi giorni difficilissimi. Ho imparato tanto, spesso ho imparato cosa non voglio diventare se mai (mai, appunto) un giorno avrò un briciolo di potere. La sinistra é innanzitutto critica delle ingiustizie, del sopruso, della spocchia. Non ho smesso di credere, come cantava quel tale, che “la ragione non sta sempre col più forte”. Per questo non so arrendermi e per questo continuerò a chiedermi insieme a chi ha voglia di farlo con un progetto collettivo: cosa ci é lecito sperare?
Oggi il partito che ancora non c’é mi chiede un servizio (che in gergo significa non giudicarmi eleggibile) e io non mi so risparmiare. Farò campagna elettorale a Bergamo, per i cittadini e le cittadine Bergamaschi, per i compagni e le compagne. Lo farò perché #liberieuguali é molto ma non é ancora abbastanza. Perché ha il programma migliore dello scenario politico ma ci vuole più coraggio, perché rappresenta una speranza per i giovani e il ceto medio ma non é ancora il luogo che queste categorie percepiscono come quello attraverso il quale cambiare le cose. Farò campagna a Bergamo per far eleggere Pippo Civati, che lì é capolista, uscito dal pd nello stesso periodo in cui uscivo io, é un esempio di coerenza per molti e la coerenza oggi é rara. Farò campagna dove fra tanti e tante sono candidate alcune delle figure di più sincera passione politica che ho visto stare sempre dalla parte giusta. Lo farò perché il 4 Marzo si vota per le politiche e le regionali di #Lombardia2018 e dobbiamo difendere e irrobustire un progetto di alternativa agli errori decennali del centrodestra e del centrosinistra, sconfiggendo anche il grillismo. Poterlo fare a Bergamo con le persone che lì ho incontrato è un onore. Poterlo fare in vista non del 4 ma del 5 Marzo un dovere.
Buona campagna a tutti e tutte.