Lettera aperta a Michele Serra (e a tanti come lui)

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Celeste Ingrao
Lettera aperta a Michele Serra (e a tanti come lui)
Caro Michele,
sembrerebbe, leggendo le tue Amache, che hai deciso di espiare. Non c’è quasi giorno, infatti, che tu non scriva qualcosa contro Renzi. Con una costanza che ormai batte alla grande noi “sinistri”, che in fondo Renzi lo abbiamo messo da parte, debitamente collocato in quello che è il suo posto, e preferiamo concentrarci su cose più attuali.
Ora, niente di peggio di fronte ai “pentiti” che sommergerli con i nostri “te lo avevo detto io”. Però il pentimento per essere accolto richiede da parte del pentito un minimo di analisi retrospettiva. Fare semplicemente finta di niente non è possibile.
Mi aspetto quindi che prima o poi (meglio prima che poi) esca un tuo pezzo in cui, dopo aver ricordato che in Renzi avevi ostinatamente creduto, tu provi a spiegarci quelle che sono state le ragioni, individuali e politiche, di quell’errore. Ne potrebbe addirittura nascere un bel dibattito in cui ci potremmo confrontare davvero e persino rimetterci tutti e tutte un po’ in gioco. Non per voler rimestare in una triste storia passata ma per evitare analoghi scivoloni per il futuro.
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