Renzi divide l’Italia e gli italiani. Chi lo apprezza, lo stima un amico del “popolo”, desideroso di rottamare la vecchia classe politica oligarchica al fine di scuotere la società italiana verso un futuro radioso; è emblematico a tale proposito il suo commento sulla manifestazione di ieri “questa protesta non crea lavoro”. Chi lo condanna, vede in lui un nemico del “popolo” teso a smantellare le deboli istituzioni democratiche del paese, a partire dalla legge elettorale truffa (premio di maggioranza, liste bloccate, soglia di sbarramento), alla riforma del senato dei nominati, per non dire delle province dove l’annunciata chiusura si è ridotta alla nomina di Presidente e Giunte eliminando le elezioni.
Penso che, se si riflette solo un poco, tutti i favorevoli e i contrari a Renzi concordino sul fatto che Matteo Renzi è un ambizioso senza scrupoli, simile in ciò alla maggior parte dei protagonisti di questa seconda repubblica di cui Renzi è il naturale epigono. Qualcuno potrebbe sostenere (come soleva dire napoleone) che l’ambizione segna il progresso dei popoli, ma questo non spiega la società di oggi – almeno a me – di certo quella che è venuta a galla in questi giorni alla Leopolda è una classe dirigente inquietante che veramente di scrupoli ne ha ben pochi. Una classe pericolosa che cerca di vincere per astuzia e per fermo volere più che per ingegno.
E’ evidente tuttavia che questa classe dirigente ha di tutto in testa meno che di occuparsi dei problemi e di soddisfare i bisogni delle persone in carne ed ossa e, pertanto, le illusioni che diffonde Renzi sulla ripresa economica e sull’occupazione sono solo un inganno in più… perchè utilizza pure simboli e parole chiave di sinistra.
Più semplice mi pare rispondere alla domanda sui presunti consensi che raccoglie Renzi (40 / 60%): L’inganno è il medesimo di Berlusconi: l’utilizzo spregiudicato di tutte le TV pubbliche e private (di Berlusconi) anzi anche in questo caso è un inganno in più di Berlusconi a cui si contrapponeva un canale della Rai, ora il consenso di Renzi corrisponde alla percentuale di elettori che si “informa” quasi esclusivamente mediante la TV.
A questo proposito Pietro Ancora con questo post del 10 ottobre che ha “ispirato” la mia riflessione vi invita a una scommessa.
“La massima schiavitù è ritenersi liberi senza esserlo”
Johann Wolfgang Goethe
Michelangelo Buonarroti, Schiavo morente, 1513
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Scommettiamo?
di Pietro Ancona
scommettiamo che se confrontiamo i tempi di presenza in TV e nei massmedia di Renzi, Obama, Putin, Holand, Merkel, Cameron il nostro Matteo li fotte tutti?
Ma come fa ad essere onnipresente? Quando trova il tempo per studiarsi i problemi e lavorare? Parla, parla, parla, parla a mai finire. Tiene in mano il microfono come fosse oramai un suo terzo braccio. E’ incredibile, ossessivo.
Se ci fate caso fa sempre monologhi. Non si confronta mai con nessuno. Questo lo ha imparato dal suo Lord Protettore Silvio Berlusconi—–
Pietro Ancona