di Antonio Gaeta – 24 marzo 2017
Tra le tante documentazioni di grande interesse riportate dall’illustre archeologa Marija Gimbutas, nel suo 2 volume dedicato alla Civiltà della Dea (Il mondo dell’antica Europa -Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri), quella che potrebbe stimolare più di altre gli scettici e le scettiche, circa l’esistenza nel corso di 5.000 anni di civiltà matriarcali in Europa, è forse la dimostrazione di come siano nate le prime forme di scrittura.
Premetto che per me, come per qualsiasi antropologo ed archeologo, é senza dubbio la descrizione/dimostrazione dell’estrapolazione dei segni grafici dai simboli, già incisi su numerosissimi vasi e statuette di terracotta, l’aspetto predominante della scoperta scientifica. (*) Tuttavia, quello che probabilmente é destinato a cambiare la narrazione storica (ovvero la Storia, insegnata anche sui banchi di scuola) é costituito, senza ombra di dubbio dalla dimostrazione dell’esistenza della scrittura in Europa ben 5.000 anni prima di quelle attribuite dalla storiografia alle civiltà mesopotamiche ed egizie.
Questo percorso di ricerca può portarci molto lontano e forse farci capire che dalla Mesopotamia degli Assiro/Babilonesi, dalla Fenicia origine dei Cartaginesi, dall’Egitto dei Faraoni e dalla Grecia dei popoli Elleni, la cultura europea (quella definita come “occidentale”) abbia ereditato i contenuti del 2′ tempo della vera Storia. Nel corso del 1′ tempo, infatti, grazie agli studi avviati da Marija Gimbutas, sembra che fossero i popoli europei a portare il vessillo della Civiltà e delle culture annesse e connesse !
Il segno del trapasso (e della quasi totale distruzione delle vestigia del 1′ tempo) fu la “barbarica” (**) invasione dei popoli indoeuropei, il cui comportamento é paragonabile a quello conosciuto con le invasioni barbariche ai tempi della caduta dell’Impero Romano, nonché con le attuali “eroiche” gesta dei fondamentalisti islamici, che distruggono le vestigia delle culture pre-islamiche.
Detto questo, «L’Old European Script – scrive Marija Gimbutas – sparisce virtualmente all’epoca in cui si disintegrano le culture Karanovo e Vinca, nonché le altre culture dell’antica Europa, intorno al 4.300 – 4.000 a. C., a seguito dell’infiltrazione armata di pastori a cavallo, provenienti dalle steppe russe medio-orientali, presunti parlanti indoeuropei. Sopravvive, tuttavia, nell’area egea, dove la civiltà dell’antica Europa permane ancora per 2 millenni, dopo la fine delle culture dell’area danubiana. Non sorprende, perciò che si colgano somiglianze tra l’Old Europea Script e i segni degli script della 1′ Età del Bronzo egea (minoica e cipriota). Le analogie tra i caratteri dell’Old European Script e i geroglifici cretesi e con l’alfabeto cretese Lineare A del III e II millennio a. C. sono stimolanti ! Esse suggeriscono che l’Old Europea Script, concepito circa 4.000 anni prima, sia una scrittura della stessa famiglia, elaborata da parlanti ancestrali non indoeuropei.
La scrittura geroglifica di Creta aveva una funzione sacra nelle cerimonie rituali e, in questo essa rappresenta una continuità diretta con le funzioni originarie e tradizionali dell’Old European Script. La Lineare A, scrittura più evoluta, era anche associata a pratiche religiose, ma non esclusivamente legata a cerimonie rituali. Harald Haarmann (1990) ha ricostruito un gruppo di almeno 50 segni, posti in parallelo tra le due scritture (vedi fig. 8-22)».
«La scrittura cipro/minoica – prosegue l’autrice – risale ai secoli centrali e finali del 2′ millennio a. C., mentre l’alfabeto cipriota classico, in uso dal VII al II secolo., é divenuto accessibile nel 1870 per mezzo di una chiave offerta da iscrizioni bilingui in cipriota e fenicio. Inoltre, esso é stato usato per scrivere in greco e in eteocipriota, lingua al momento non identificata e molto probabilmente della stessa famiglia del minoico e dell’ Old European Script. Ogni segno della scrittura cipriota classica rappresenta una sillaba completa o una semplice vocale».
Per il vostro divertimento nella fig. 8-23 una lista di segni del cipriota classico..
Conclusione
L’Old European Script (Antico Europeo) in uso comune tra il 5300 e il 4300 a. C., era una forma di scrittura sacra, che appare in iscrizioni su oggetti religiosi: statuette, troni, modelli di tempio, recipienti per offerte, altari, vasi di libagione, modelli di pane sacro, pendenti, piastre e fusaiole. Il suo fine era la comunicazione tra gli individui e la divinità. Esso non ha nulla a che fare con le scritture commerciali e amministrative, molto più tarde della Mesopotamia o con la micenea Lineare B. L’Old European Script si é evoluto durante il neolitico, a partire dall’uso crescente di una varietà di segni simbolici, alcuni dei quali ricorrono con continuità da tempi molti antichi e potrebbero avere avuto un valore fonetico.
Intorno al 6000-5300 a. C. appaiono le prime forme composte: simboli con addizioni di segni lineari. Si suppone che i segni lineari geroglifici siano stati inseriti nell’Old European Script come valori fonetici, da cui poi sono stati ideati altri valori fonetici, sillabe o parole. Ciò si é compiuto con la trasformazione dei segni originali mediante aggiunta di linee rette o curve, punti, duplicazioni, inversioni o sovrapposizioni, arrivando infine a una scrittura complessa.
In questo script ci sono circa 30 segni base e più di 100 segni modificati, senza tener conto delle variazioni.
Dalla fine del 6′ millennio a. C. simboli e forme composte autonome sembrano essersi riuniti in una scrittura morfografica (logo-sillabica), con uso diffuso nei gruppi culturali di tutta Europa. La sua sparizione verso la fine del 5′ millennio a. C. coincide con l’inizio della ‘indoeuropeizzazione’. Tuttavia, i discendenti di questa antica civiltà europea sono sopravvissuti per più millenni a Creta e a Cipro.
NOTE: « »
(*) – Aspetto sul quale per chi é interessato potrò scrivere in un prossimo articolo
(**) – Sinonimo di cultura distruttiva di stampo patriarcale (in contrapposizione a quella creativa di carattere matriarcale)
Per le figure citate nel testo vedi:
http://pernonlitigare.blogspot.it/2017/03/le-origini-della-scrittura-in-europa.html