Le domande della notte

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Pedro Salinas

Cominciano ad accendersi
le domande della notte.
Ve ne sono di distanti, quiete,
immense, come astri:
chiedono da lassù
sempre
la stessa cosa: come sei. 
Altre, fugaci e minute,
vorrebbero sapere cose
lievi di te e precise:
misura
delle tue scarpe, nome
dell’angolo del mondo
dove potresti aspettarmi.
Tu non le puoi vedere,
ma il tuo sonno
è circondato tutto
dalle mie domande.
E forse qualche volta
tu, sognando, dirai
di si, di no, risposte
miracolose e casuali
a domande che ignori,
che non vedi, che non sai.

Perché tu non sai nulla:
e al tuo risveglio,
loro si nascondono,
invisibili ormai, si spengono.
E tu continuerai a vivere
allegra, senza mai sapere
che per metà della tua vita
sei sempre circondata
da ansie, tormenti, ardori,
che incessanti ti chiedono
quello che tu non vedi
e a cui non puoi rispondere.


A la noche se empiezan 
a encender las preguntas. 
Las hay distantes, quietas, 
inmensas, como astros: 
preguntan desde allí 
siempre 
lo mismo: cómo eres. 
Otras, 
fugaces y menudas, 
querrían saber cosas 
leves de ti y exactas: 
medidas 
de tus zapatos, nombre 
de la esquina del mundo 
dónde me esperarías.

Tú no las puedes ver, 
pero tienes el sueño 
cercado tode él 
por interrogaciones 
mías. 
Y acaso alguna vez 
tú, soñando, dirás 
que sí, que no, respuestas 
de azar y de milagro 
a preguntas que ignoras, 
que no ves, que no sabes. 
Porque no sabes nada; 
y cuando te despiertas, 
ellas se esconden, ya 
invisibles, se apagan. 
Y seguirás viviendo 
alegre, sin saber 
que en media vida tuya 
estás siempre cercada 
de ánsias, de afán, de anhelos, 
sin cesar preguntándote 
eso que tú no ves 
ni puedes contestar.

Pedro Salinas

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