Le cose cambiano un po’, fateci caso

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Alfredo Morganti

Le cose cambiano un po’, fateci caso

Vedete come cambia l’immagine delle persone e delle classi sociali? Dopo venti anni di Berlusconismo, il “ricco” era l’uomo di successo, l’imprenditore, il vincente, il modello da seguire. Oggi, dopo il Covid, il Billionaire, le resse in discoteca, i contagi, gli eccessi, le vacanze a spregio della salute pubblica, gli affollamenti a Capri, Ischia, Cortina, Porto Cervo, la corsa affannosa al divertimento costoso e sopra le righe, dopo tutto questo e dopo il modo in cui se n’è parlato sui media, qual è l’immagine dei ricchi? La stessa di prima oppure è un po’ cambiata? È ancora quello il modello vincente oppure c’è un giudizio morale che pende nei suoi confronti, ingenerato dalle vicende estive?

Oggi il “ricco” è quello che si ammassa alla cieca in un locale, che non lascia il numero telefonico, che cerca di sfuggire ai controlli, che poi teme di essere stato contagiato, che sembra spaesato dopo aver negato o data poca importanza al virus, che fa le file ai drive in per i tamponi, che teme la quarantena, che rischia di essere assimilato all’untore, che sfoggia un egoismo sociale fuori tempo e che, scusate, appare anche un tantino sprovveduto dinanzi all’epidemia che non ci lascia. Come cambiano le cose se un evento della portata del Covid bussa alla porta! Non vuol dire che ci sia stata una rivoluzione, ovvio. Ma che gli equilibri sociali e culturali sono fragili, così com’è fragile l’equilibrio stesso che sostiene l’epoca in cui stiamo vivendo. Epoca difficile per tutti, anche per chi era il vincente designato e oggi annaspa.

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