L’avversario prevalente

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Alfredo Morganti

di Alfredo Morganti – 31 ottobre 2017

Siamo anche a questo, secondo Stefano Folli su ‘Repubblica’. Alla designazione dell’avversario prevalente, quello su cui concentrare il fuoco elettorale visto il contesto tripolare (più il polo di sinistra in formazione). A dire il vero, Folli si sveglia tardi a indicare questa tattica. Appare già molto evidente che i grillini siano l’avversario prevalente sia di FI, sia del PD, un po’ meno della Lega, che probabilmente tenterebbe la carta M5S in caso di solo parziale vantaggio elettorale. Ciò lascia intendere come il ‘blocco’ di centrodestra sia tutto meno che un blocco. Un’alleanza buona per conquistare la pole position elettorale, ma impossibilitata a ‘stravincere’ la gara dei seggi. Vedrete, ci sarà più movimento alla chiusura delle urne che prima. Ci saranno dei rompete le righe e dei ricongiungimenti sul filo del rasoio. La possibilità che emerga un governo della Nazione (anzi del partito della Nazione) è molto alta, quasi certa.

Berlusconi dovrà essere bravo a mostrare la ‘necessità’ di una rottura dell’alleanza con la Lega, e persino ‘strabravo’ a portarsi dietro anche i pezzi leghisti più moderati e istituzionali (Maroni, Zaia). Nel caso di strabravura si tratterebbe di un prodigio politico notevole, capace di dare al partito della Nazione un profilo fortissimo. Peraltro, soltanto nel rapporto con FI, il PD può aspirare ancora a detenere la leadership di governo, avendo sul partito di Berlusconi un chiaro vantaggio percentuale (almeno a vedere i sondaggi). Solo così si concretizzerebbe il sogno di Renzi di tornare a Palazzo Chigi. A proposito: sembra che nella vita politica dell’ex premier toscano conti solo questo, riprendersi lo scettro perduto, rientrare a Palazzo, ripartire da lì coi propri comizi. Somiglia tanto alla vicenda di Napoleone successiva all’esilio dell’Elba. Il ritorno, la nuova sfida, poi errori tattici, poi la pessima scelta dei luogotenenti, poi la polvere della battaglia, poi Sant’Elena. Infausto destino per gli Imperatori, immaginate per i reucci.

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1 commento

Mario Tomasucci 31 Ottobre 2017 - 22:29

Cambia faccia a quel fotomontaggio, anzi mettene due: D’Alema e Bersani

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