Fonte: facebook
di Lina Lombardo – 30 settembre 2014
Ora “il lavoro non è un diritto ma un dovere”. Così il presidente del consiglio docet.
Io penso che diritto e dovere siano intrinsecamente connessi. Non esiste dovere senza diritto e viceversa e questo assunto vale sia per le persone fisiche che giuridiche.
Sempre a mio avviso, pur non essendo un’economista ma pensando con buon senso:
Il dipendente ha il diritto di lavorare e il dovere di compiere al meglio, con onestà e responsabilità il proprio lavoro.
Il datore di lavoro ha il diritto di pretendere che il dipendente lavori con dedizione, onestà e responsabilità e ha il dovere di rispettare il lavoratore nelle sue giuste istanze di conservazione del posto di lavoro promuovendo, con le proprie capacità imprenditoriali e l’innovazione, la crescita dell’impresa, non distogliendo dall’impresa stessa profitti per volgerli alla finanza, creativa?,per il solo profitto personale, non delocalizzando per accrescere sempre di più il proprio profitto personale.
https://www.senato.it/1025?sezione=118&articolo_numero_articolo=1
Articolo 1
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
https://www.senato.it/1025?articolo_numero_articolo=35&sezione=122
Articolo 35
La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni.
Cura la formazione e l’elevazione professionale dei lavoratori.
Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro.
Riconosce la libertà di emigrazione, salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell’interesse generale, e tutela il lavoro italiano all’estero.
————————————————–
: La scultura di Emil Alzamora, a mio avviso, si colloca perfettamente nel nostro tempo dove il potere soverchia sempre di più i deboli, incapaci di far sentire la loro voce. A differenza del mito del Minotauro, mostro dal corpo di uomo e dalla testa di toro,generato dalla moglie di Minosse, re di Creta e dal bellissimo toro bianco e quindi di alta stirpe, pericoloso per la sua forza per il regno di Minosse e quindi del potere, l ‘artista vede un uomo con la testa di un toro abbattuto e morente, simbolo di una umanità divenuta facile preda del potere per la sua docilità e acquiescenza. (L.L.)