di Alfredo Morganti – 23 luglio 2015
“L’idea di Renzi sui migranti: dare più poteri ai sindaci”. Lo scrive il Corriere della Sera e c’è da crederci. Renzi per tutte le cose ha una sola soluzione, quella di dare più potere a qualcuno, immaginando così di risolvere il problema. La scuola? Il Preside sceriffo! Il governo? Il Sindaco d’Italia! Il partito? Un leader con pochi fedelissimi attorno! La governance Rai? Un amministratore delegato che risponde all’esecutivo, più un consiglio di amministrazione con due terzi dei membri anch’essi di nomina governativa (grazie al potere parlamentare dopato dall’Italicum)! Non una parola ogni volta sulla mission, sui contenuti, sugli indirizzi, ma un interesse cocciuto per la sola ‘gestione’ organizzativa e aziendale di alcunché. E dunque vi meravigliate se Renzi voglia affibbiare ai Sindaci tutto il potere sulla gestione dei migranti? Caricandoli di oneri, peraltro, che confliggono con la loro attività ordinaria. È noto che i Sindaci, bene o male, sono stati eletti per amministrare una città e non per esercitare poteri di ordine pubblico o emergenziali in casi molto complessi di sicurezza sociale. Per di più senza essere dotati di una vera forza di polizia. Non una parola sui contenuti, dunque, ma solo un incaponirsi sulle questioni tecnico-organizzative, sempre risolte con l’assegnazione finale di funzioni e competenze a un qualche Capo circondato da una cerchia di fedelissimi. Il problema è che, se la cesta è vuota di cultura politica, di valori portanti e di identità chiare, è normale che ci si concentri solo sul potere e si incaponisca sempre sulla governance. È come un allenatore che, invece di indicare tattiche, mosse, marcature, soluzioni d’attacco e di difesa, si limitasse a fissare le gerarchie interne e a nominare il Capitano, definendolo il Sindaco d’Italia della sua squadra. Vi aspettate belle partite, un campionato glorioso? Io no. La serie B è certa, e forse pure la Lega Pro, e alla fine l’allenatore lo rimuovono. Almeno questo!