Autore originale del testo: Alfredo Morganti
La stampa di regime e il suo lavoro infaticabile e certosino
Enrico Letta ha concesso al “Tirreno” una intervista in cui fa il punto sulla sua linea da segretario del PD. Un tema caldo è di sicuro quello delle alleanze. A una specifica domanda di Stefano Tamburini, risponde così: “Se si va da soli si perde. Vogliamo unire la sinistra e lavorare a un discorso comune con i Cinque stelle. Ma senza veti […]”. È chiaro che a un’alleanza col Movimento 5stelle, quest’ultimo, non potrebbe porre un veto verso se stesso, sarebbe davvero illogico. È chiaro, poi, che Letta si riferisce qui alla reazione politica di Renzi (e non solo, ma anche dei renziani o quasi renziani nel PD). L’intervistatore, difatti, fa subito dopo una domanda scontata: “Matteo Renzi (Italia Viva) dice no ai Cinque stelle”. E Letta risponde: “Atteggiamento sbagliato. Non è il nostro. Noi vogliamo aprire alleanze. Non mettiamo veti, non ne vogliamo”. Chiarissimo: no a veti renziani sull’ipotesi di alleanza coi 5stelle. Anche il Tirreno la interpreta in questo modo, come abbiamo visto.
“La Stampa-EIAR”, bastione mediatico del governo Draghi, allora che decide di fare? Chiede al “Tirreno” la concessione di pubblicare l’intervista, la pubblica e quindi la richiama correttamente in prima pagina così: “Letta: PD e 5stelle alleati e Renzi non metta veti”. Dopo di che, a pagina 11, fa questo occhiello a caratteri piccoli: «Enrico Letta. Il neosegretario: “Il governo Draghi è nostro, è la Lega che deve spiegare il suo sostegno. Renzi sbaglia a chiudere ai grillini». Poi però titola in grande così: “Alleanza coi 5S, ma da loro niente veti […]”. Da loro chi? Dai 5stelle? Che porrebbero quindi un veto a se stessi? Sarebbe roba da dissociati. In questa ri-costruzione editoriale scompare del tutto il riferimento a Renzi, nascosto a caratteri minimi nell’occhiello, mentre viene enfatizzato nel titolo un ambiguo riferimento ai 5stelle, come se fossero loro i destinatari del monito di Letta contro i veti.
Si potrebbe dire: ma Letta intimava implicitamente a tutti di non avere veti, non solo a Renzi. Può darsi. Ma questo è semmai un pensiero di seconda fila, diciamo. In prima fila, invece, in bella evidenza, a causa proprio del tenore della risposta offerta da Letta al Tirreno, c’era l’alleanza con 5stelle e il possibile, conseguente, già dichiarato veto di Renzi. Ecco perché La Stampa-EIAR non ha gradito e ha agito, quindi, di conseguenza. Il tema andava immediatamente depotenziato, reso generico, rivoltato come se quella di Letta fosse un monito proprio verso i 5stelle, affinché non osino porre loro per primi veti a Renzi. Di qui quel titolo ambiguo (“Alleanza coi 5S, ma da loro niente veti”): “loro” qui, grammaticalmente, è riferito ai 5Stelle, non a Renzi (che peraltro è singolare – nel caso sarebbe stato “lui”, non “loro”). Ciò chiarisce perché La Stampa-EIAR abbia chiesto di riprodurre un’intervista del Tirreno e non intervistare direttamente Letta: lo scopo era depotenziare l’apertura ai 5stelle, dipingendola come un semplice tassello di una cosa più vasta, includendo anche i 5Stelle in un monito generale contro la posizione di veti.
Ecco come si fa informazione al tempo dei 210 miliardi di euro del Recovery. Seminando scompiglio informativo, annacquando il vino buono, gettando una luce ambigua sulle cose dette. In ‘1984’ di Orwell si riscriveva la storia, qui si ri-titolano le interviste. E non è vero che è sempre colpa del titolista, come si dice. No. Qui la decisione di ripubblicare l’intervista era proprio PER ri-titolarla, per darne una interpretazione autentica, per quanto ambigua. Siccome Letta non avrebbe espresso bene un suo pensiero (nessuno deve porre veti), allora si è intervenuti chirurgicamente per offrire una reinterpretazione dell’intervista lettiana. Ripeto, roba da ‘1984’, ma più casareccia, persino più sfacciata. Tanto per mettere il coperchio alla zuppa altrui e darne un gusto adeguato alla prosa di regime.
PS, volete sapere il titolo dato invece originariamente dal Tirreno? Lo prendo dal Tirreno.it: «Esclusivo / Enrico Letta: «La sfida del mio PD per cambiare l’Italia». Catenaccio: «Renzi? Niente veti ai Cinque stelle, servono alleanze». Chiaro?
PS1, lo so, è un post lungo. ma come si fa in due parole a spiegare questa cosa? Abbiate pazienza.