di Sabrina Liberatoscioli – 1 novembre 2016
La verità è che Mentana ad occuparsi sempre dei suoi webeti e con queste frasi sposta sempre ad arte l’attenzione su cose inutili. Altro che complottisti della menga. Stamattina dopo essere rientrata dalla mia seconda notte (un po’ freddina) in auto, ho pensato così d’istinto, avendo letto ormai abbastanza articoli della Prof.ssa D’Orsogna su trivelle e correlazione con terremoti, e condanne a miliardi di euro di varie multinazionali del petrolio e trivelle in Svizzera e negli Stati Uniti e mappatura della USGS americana ( U.S. Geological Survey) delle zone sismiche da trivellazioni. Ecco ho pensato che i referendum sulle questioni inerenti al territorio e al suo massiccio sfruttamento devono essere di pertinenza e decisione esclusiva delle popolazioni interessate.
Perché le popolazioni che non si vedono crepare o cadere la propria casa, ma stanno anche a 100/500 km dal sisma o disastro naturale possono essere si solidali, ma continuano la propria vita tranquillamente. Perché l’essere umano è fatto così. Capisce solo quando ci passa dentro la tragedia. Eppure secondo il diritto europeo valeva nella decisione il principio di prossimità e di sussidiarietà. Eppure nel diritto europeo ed italiano valeva il principio di precauzione e dunque finché non si hanno chiari gli effetti di una determinata tecnologia o invenzione o intervento sul vivente. (Ecco ora mentre scrivevo un’altra scossa). Ecco sarà ma sui territori come sul mare in Puglia, Basilicata, Abruzzo, Marche, Umbria, Emilia Romagna e Piemonte o anche Calabria o Sicilia, sono le popolazioni che devono decidere del proprio destino.
Non si possono accentrare decisioni che riguardano la nostra vita e la nostra morte in mano ad un governo centrale e neanche lasciare a regioni non interessate da tali tragedie il voto di un referendum che a loro non interessa se non per il possibile profitto (eventuale) di petrolio.
In effetti lo scorso referendum sulle trivelle ha dimostrato che solo le popolazioni e territori interessati direttamente hanno votato e partecipato in massa. E cosa più grave ha prevalso la linea del profitto grazie a quelle regioni affatto interessate dalle trivellazioni, ad esempio, disinteressate totalmente che hanno vanificato la volontà di popolazioni di intere regioni come la Basilicata o la Puglia, con il non raggiungimento del quorum nazionale.
Questo che vuole dire? Che accentrare come vuole Renzi con la sua riforma costituzionale il potere di decisione sui nostri territori, escludendo le popolazioni interessate e, peraltro, violando i principi di sussidiarietà e precauzione è per me oggi una ragione fortissima più di altre per dire un forte #NO il 4 dicembre.
A casa mia decido io cosa fare della mia terra e soprattutto della mia vita e di quella dei miei figli. Buongiorno
#ioVotoNO