LA RICERCA SPIRITUALE È LIBERA E CI DARA’ LA LIBERTA’
Sulla Stampa di oggi 7 agosto si trova l’eco di un dibattito a distanza tra un esponente della Chiesa Cattolica e Vito Mancuso sul tema della spiritualità. Si accenna alla salvezza, alla figura di Cristo quale unico Salvatore, alla Chiesa odierna in crisi e quella del futuro e alle vie alternative per l’elevazione spirituale. Il tema è interessante e offre vari spunti di riflessione. Qui accenno all’evoluzione delle forme di conoscenza.
Chi vive in un determinato momento dell’evoluzione umana acquisisce determinate visioni, e solo chi verrà dopo potrà giudicarle e superarle. È sempre riservato a chi verrà dopo a vedere le cose in modo più radicale, più vero, rispetto a chi le deve pronunciare in un certo periodo storico. Non si può sfuggire a questo fatto; se si riconoscesse consapevolmente che anche ciò che viene detto ora, anche quello che acquisiamo come una conoscenza avanzata, non deve essere inteso come una somma di dogmi assoluti, ebbene, avremmo fatto un passo nella direzione giusta per afferrare l’evoluzione della coscienza, che procede insieme con l’evoluzione della conoscenza. Basti pensare a ciò che la rivoluzione scientifica ha portato in termini di conoscenza, anche se essa è ancora volta esclusivamente al mondo materiale. La nostra coscienza si è da tempo rivolta al solo mondo materiale.
Dobbiamo avere ben chiaro che coloro che verranno dopo di noi, nei tempi futuri, vedranno più di noi stessi. Su questo poggia la vera evoluzione spirituale dell’umanità, e tutto ciò che ostacola il progresso spirituale dell’umanità poggia sul fatto che da tante parti non lo si ammette. A molti piace credere che le verità vengano presentate loro non come verità relative a un’epoca definita, ma come dogmi assoluti e senza tempo, confezionati, belli e pronti. E la Chiesa cattolica ha difficoltà ad ammettere che la Rivelazione non è terminata nei Vangeli, ma si arricchisce quando si assume la grandiosa prospettiva che metta al centro l’evoluzione degli esseri umani, abbracciando tutto il passato, il Vecchio e il Nuovo Testamento, le filosofie, fino al sorgere e l’espandersi della stessa cultura materialistica e della scienza contemporanea. La nostra anima è passata per varie fasi di evoluzione! Così facendo, si riscatta la continuità storica che mostra come l’Umanità abbia seguito una linea di eventi storici, costellata di speranze, inganni, esplorazioni. Le risposte dogmatiche date dalle Religioni alle domande eterne vanno perdendo forza per l’evoluzione della coscienza, e le persone cercano fatti e certezze e meno fede e credenze. In altre parole, cercano di avvicinarsi allo spirituale che è nel mondo partendo dallo spirituale che è in loro.
Trattano di trasferire la coscienza dalla sfera sensibile a quella sovrasensibile. Vi sono esercizi, letture, meditazioni.
Siamo cittadini di tre mondi. Mediante il corpo apparteniamo al mondo che possiamo percepire con i sensi. Mediante l’anima ci edifichiamo il nostro proprio mondo interiore. Mediante lo spirito ci viene rivelato un mondo più elevato degli altri due.
La triade corpo-anima-spirito però è stata negata ufficialmente già dall’Ottavo Concilio ecumenico di Costantinopoli nel 869 D.C. quando fu “abolito” lo spirito. Da allora in poi si doveva insegnare soltanto che l’essere umano è corpo e anima, e che l’anima ha solo alcuni attributi spirituali. Date le condizioni di allora, il dogma venne accettato da tutti ed ha agito nel profondo della Civiltà, al punto che parlare di spirito appare di carattere vago e nebuloso ai più. Questa dottrina si è conservata senz’altro nella scienza occidentale, così che anche la moderna psicologia non può trovare altro che corpo e anima, e l’anima ridotta a comportamenti e condotte misurabili e classificabili. Con “l’abolizione dello spirito” dalla dottrina cristiana in qualche modo le aspirazioni umane sono state così guidate verso la corporeità, e questa poi è stata consegnata alla scienza. Scherzandoci sopra, anche se il tema è tragico: la Chiesa è divenuta profondamente materialista. In compenso, la Chiesa cattolica ha da allora preteso che le anime delle persone restassero sotto il suo dominio. La scienza, relegata a considerare il corpo, dovette diventare materialista. Da allora lo spirito negli esseri umani “dorme” ma agisce ugualmente. È importante far risuonare la chiamata di risveglio dello spirito nel mondo interiore di ciascuno. L’anima potrebbe perdere il suo nesso con lo spirito, da cui proviene, se non volesse udire dentro di sé la sveglia dello spirito.
FILOTEO NICOLINI
Immagine: Isla de Pascua, Chile
1 commento
Bellissimo articolo! L’ho letto con grande entusiamo e mi ha persino emozionato. Grazie