Il punto è che l’Italia nelle sue infrastrutture viarie e come nel suo assetto idrogeologico sembra lentamente sbriciolarsi come pane vecchio: per incuria, per improvvisazione, per incompetenza.
Il nuovo ponte
Il progetto del nuovo ponte sul Polcevera è di Renzo Piano, con un’anima green. L’architetto genovese lo ha regalato alla sua città, come ha dichiarato, “Lo faccio per spirito civico e gratuitamente.”
Il nuovo ponte di Renzo Piano costerà 202 milioni di euro, mentre i lavori di demolizione costeranno 19 milioni.
E sarà, nelle parole dell’architetto e senatore a vita:
“Un ponte bello, bello com’è intesa la bellezza a Genova. Un ponte molto genovese. Semplice ma non banale. Un ponte di acciaio, sicuro e durevole. Perché i ponti non devono crollare.”
Il nuovo ponte “Genova San Giorgio” è lungo 1.067 metri, ha 19 campate che si trovano a 40 metri di altezza e sono sorrette da 18 piloni. Sono stati utilizzati 67 mila metri cubi di calcestruzzo e 24 mila tonnellate di acciaio e carpenteria metallica. Sui lati nord e sud ci saranno due file di pannelli solari che soddisferanno il 95 per cento del fabbisogno energetico del ponte. Per delimitare la carreggiata sono stati installati 2.450 metri di pannelli trasparenti, alti due metri e mezzo, con la funzione di frangivento. Sui due lati della carreggiata sono state distribuite 18 antenne luminose alte 28 metri che, esteticamente, rappresentano gli alberi del vascello a cui assomiglia il viadotto, come ha spiegato Piano. A queste luci si aggiungono oltre mille plafoniere montate sui lati esterni dell’impalcato. Quattro robot appesi all’esterno del ponte serviranno a pulire e a monitorare la struttura.