La resilienza di un leader.

per Luigi Altea
Autore originale del testo: Luigi Altea

Che senso avrebbe continuare a dileggiare Matteo Salvini, riversandogli addosso ironie, sarcasmi se non addirittura volgari insolenze?

Credo che sarebbe come dare del cretino ad un cretino. A cosa servirebbe? A niente!

Per questa ragione  ho deciso di parlare di cose ben più serie. Da domani…

Oggi, intanto, mi chiedo: una persona totalmente normale, dopo essere stata perculata in Parlamento dal Presidente del Consiglio, in diretta TV a reti unificate, e dopo la figuraccia internazionale di ieri col sindaco della cittadina polacca, cosa farebbe?

Io credo che cercherebbe di far passare la cosa al più presto sotto silenzio, evitando di farla sapere troppo in giro.

Immagino che camminerebbe muro muro, passando da un marciapiede all’altro per evitare d’incrociare qualcuno ed essere riconosciuto.

Penso che indosserebbe contemporaneamente tre mascherine FFP2, una per ogni variante, nel legittimo desiderio di nascondere quell’enorme accessorio che gli penzola tra le spalle

Ed invece no!

Il senatore, fiero della propria grullaggine, rilancia in continuazione, inventandosi improbabili agguati, , banali pretesti, risibili scuse, e dichiarando: sono pronto a partire per tornare in Polonia!

Come dire: sono stato pirla ieri ed intendo continuare ad esserlo anche domani.

Matteo Salvini è ancora molto giovane e, purtroppo per me, mi sopravvivrà molto a lungo.

E tuttavia, sapere che non sarò io, ma sarete voi a dovergli pagare lo stipendio…è una piccola consolazione che mi rende più sopportabile la triste evenienza.

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