Url fonte: http://www.areapolitica.it/425761103/3614140/posting/la-realt%C3%A0-smentir%C3%A0-presto-l-arroganza-della-propaganda-a-colpi-di-statistiche?b=6FFE1C57F81EC9E1AD5249F72B685A1D6875
di Areapolitica 14 marzo 2016
In un interessante articolo uscito stamani sul Fatto Quotidiano, l’economista e blogger Mario Seminerio, spiega quanto sia perversa la propaganda governativa che si appropria delle statistiche e ne stravolge il significato a suo uso e consumo.
“Nei giorni scorsi –scrive – al primo anniversario del Jobs Act, è poi circolato uno studio della Fondazione dei consulenti del lavoro che presentava il calo di licenziamenti verificatosi nel 2015 in conseguenza della lieve ripresa economica come qualcosa da porre invece in relazione al Jobs Act, che in realtà incide ancora per una frazione risibile sul totale della popolazione dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato. Suggerimento malizioso che ha trovato la pronta reazione dei media, con titoli surreali del tipo “Nell’anno del Jobs Act meno licenziamenti”. Suggestione reiterata dal sottosegretario alla presidenza del consiglio (ed economista) Tommaso Nannicini, con un tweet: “Un anno di #jobsact: le imprese preferiscono assumere che licenziare” e la chiusa con hashtag molto renzista #nonsempreigufivolano”.
Nel Paese che fa dell’analfabetismo numerico uno dei propri tratti culturali dominanti (a volte pure rivendicato) e che ha ucciso in culla ogni tentativo di fact checking (verifica dei fatti) è in atto una pericolosa intossicazione statistica collettiva. Una forma perniciosa di propaganda ma che la realtà si incaricherà di demolire, come ogni altra scorciatoia battuta in questi dissestati anni da una politica in bancarotta intellettuale.”