La mia sinistra

per Gabriella
Autore originale del testo: Alfonso Palumbo
Fonte: prisma news
Url fonte: http://www.prismanews.net/politica/civativendolafassina-dopo-tsipras-sinistra-europea-si-ripensi.html

ALEXIS TSIPRAS. LA MIA SINISTRA  – di TEODORO ANDREADIS SYNGHELLAKIS – ed. BORDEAUX

Syriza e Tsipras: per la Sinistra italiana, il successo del binomio greco può diventare un’ottima opportunità di ripartenza. Non crederci sarebbe follia, anche (o soprattutto?) a livello europeo.

 L’occasione per ricontarsi e ridiscutersi l’ha fornita la presentazione del volume ‘Alexis Tsipras – La mia Sinistra’ (Bordeaux editore), di Teodoro Andreadis Synghellakis con prefazione curata dal prof. Stefano Rodotà, che al Tempio di Adriano, a Roma, ha riunito parecchi esponenti left. Che si sono dedicati a ricordare il percorso di Tsipras (“Partito da appena il 3% e poi arrivato a diventare premier”), sottolineando il tratto saliente del primo ministro greco che “Non vuole rompere con la casa comune europea inseguendo invece la cosiddetta ‘Altra Europa’”.

‘L’Altra Europa’ che del resto fu la sfida/proposta della Sinistra italiana alle scorse Europee, quando si presentò – con matrice caratterizzata da Sinistra Ecologia e Libertà – con il nome di Tsipras nel simbolo che a sua volta lo evocava come candidato alla presidenza della CE. Il neo-premier e’ insomma il volto nuovo della Sinistra che, tanto in Italia quanto in Europa, cerca di rimettere in gioco gli equilibri in atto.

Secondo Luciana Castellina, “Il nuovo primo ministro greco ha una forte identità comunista pur non avendo dentro la sindrome delle sconfitte e delle disgrazie caratterizzanti la Sinistra ellenica. La sua scelta di andare a governare insieme con il partito di destra – che fascista non e’ – la valuto come coraggiosa, essendo null’altro che un accordo di scopo. Il messaggio che Tsipras lancia alla Troika e’ netto: non solo rinviare il pagamento del debito ma anche ridiscutere tutte le misure prese contro la Grecia”.

E che tanto la Troika quanto la Ue che le capitali europee temano Atene lo dimostrano le frasi e gli atteggiamenti successivi all’investitura ufficiale del nuovo Esecutivo. Cosa siano e cosa rappresentino Syriza e Tsipras e’ materia caldissima di queste ore. Chiosa Andreadis Synghellakis: “La lezione che viene alla Sinistra europea e’ che cambiare si può. Il rischio di disintegrazione l’Europa lo manterrà se non recupererà la propria anima sociale, ritornando allo spirito dei Padri fondatori”. E quanto all’Italia? “Alexis nel libro invita la vostra Sinistra a tirarsi fuori dall’isolamento e dalle divisioni”.

Interessanti, su questo, le parole di Pippo Civati (Pd), la cui analisi (“La Sinistra non c’e’ perché non c’e’ più critica al sistema”) va ben oltre gli sviluppi legati all’elezione al Quirinale di Sergio Mattarella.

 Rinnova Nichi Vendola (Sel): “A Sinistra, in Europa, c’e’ una lettura apatica della crisi; a Sinistra, negli anni, si e’ sposato il neo-liberismo. Il risultato? Le crisi del Partito Socialista in Spagna, Francia, Gran Bretagna. Serve allora ripensare il riformismo e tocca a noi della Sinistra diventare moltiplicatore attivo; nostra dovrà essere l’ambizione a governare, cosa ben differente dal governismo”. Vendola va tuttavia oltre e lancia una prospettiva ambiziosa: “Dobbiamo iniziare a costruire, al di là di ciò che accadrà nel Pd e di chi se ne andrà. Dobbiamo iniziare a costruire, a comunicare anche con formule inedite”.

Dall’altro esponente del Partito Democratico, Stefano Fassina, il plauso a Syriza grazie alla quale “E’ stato permesso ai Greci di poter scegliere. La vittoria di Tsipras restituisce un minimo di democrazia e di sovranità. La sconfitta cocente dei socialisti del Pasok e’ stata dovuta alla loro subalternità al conservatorismo; e mi duole annotare come alcuni esponente del PSE non abbiano compreso il messaggio giunto da Atene. La Conferenza europea sul Debito sarà un passo in avanti verso la soluzione dei problemi di sistema”.

Gustoso, infine, il riferimento a Matteo Renzi. Nel libro si afferma che il Presidente del Consiglio si appalesi come neo-liberista in Italia e come socialdemocratico in Europa. Ma ancor più gustosa, off-the-book, la dichiarazione data alla agenzie da Sandro Gozi – sottosegretario di Palazzo Chigi con delega alle Politiche Europee – subito dopo l’exploit del leader di Syriza: “Il nostro Tsipras e’ Renzi”.

 

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