La guerra è semplice. Basica. Non consente ragionamenti articolati. Bianco o nero. Buoni o cattivi. Amici o nemici. La logica che la connota non prevede vie di mezzo. Qualsiasi tentativo di andare al di là di questa concezione binaria è percepito come volontà di schierarsi con il rispettivo nemico. Diventa perciò molto difficoltoso esprimere opinioni terze oppure, banalmente, argomentare per tentare di comprendere la genesi del conflitto ed individuarne le possibili vie d’uscita.
Eppure credo sia necessario, sempre, non farsi imprigionare in questa gabbia polarizzante in cui si ha perfino timore di dire una parola appena fuori dallo schema. Esercitare comunque il pensiero critico, non soccombere culturalmente alla logica di contrapposizione totale è, di per sé, elemento di contrasto al concetto elementare della guerra. Disseminiamo granelli di sabbia: qualcuno finirà per inceppare il meccanismo.