La demagogia legislativa e il governo del “fare”

per Vecchia Talpa
Autore originale del testo: Vecchia Talpa
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di Vecchia Talpa  7 marzo 2016

Da più parti si sente parlare come di un passo avanti contro i morti per incidenti stradali la nuova legge davanti al Parlamento.
Ma è cosi?

Ma incrementando le pene si prevengono le mortalità? Ma le pene sono incrementate o è solo tutta una messa in scena per soddisfare la sete popolana di rigore e fermezza alimentata dalla campagna populistica e dalle demagogiche trasmissioni pomeridiane alla Barbara D’Urso?

Ha senso diminuire fino alla metà la pena quando c’è il concorso colposo della vittima? Tantissimi casi avvengono perché si attraversa senza guardare, o perché le strade poco illuminate o perché pedoni e ciclisti non sono sufficientemente visibili.
E’ concorso colposo?
Questa depenalizzazione è pericolosissima perché non tutela gli utenti deboli della strada. Un omicidio resta un omicidio, anche se la vittima è stata disattenta

Non sarebbe stato invece più utile disincentivare l’uso dell’auto in città e sopratutto nel centro città, incentivando invece il trasporto pubblico e le piste ciclabili?
Perché anche se un auto va a a 30km/h se vieni colpito è come se cadessi dal terzo piano di un edificio. La morte dipende solo da quale parte del corpo è colpito, e al minimo si rimane con qualche arto rotto. Serve una legge per prevenire o attenuare i casi di incidenti?
Ma siamo alle solite.
Sale e monta l’indignazione per qualche caso di cronaca, giornali, talk fanno una campagna mediatica tutte a senso unico

Prontamente il governo prepara un decreto o un disegno di legge che serve non allo scopo, ma solo per distogliere l’attenzione e per dare l’impressione del “fare”. Poi passato il santo passata la festa.
E i morti rimangono li a testimonianza!
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