Rapporto Censis: Italia senza strategie

per Gabriella
Autore originale del testo: Alfredo Morganti

di Alfredo Morganti – 5 dicembre 2015

La carta velina

 L’Ultimo rapporto Censis conferma in pieno i precedenti rilevanti Istat e quello recente sul benessere equo e solidale (BES). L’Italia appare senza un senso forte di comunità, è meno coesa e il welfare agisce in termini sempre meno influenti. Se riparte, lo fa selettivamente. Gli italiani si muovono da singoli, in piccoli gruppi, in piccoli territori. È un Paese frammentato. E la politica? Da parte sua, non riesce a trasmettere un coinvolgimento al corpo sociale. Non ci sono progetti, ma mezze soluzioni. Non si intravedono disegni programmatici di medio-lungo periodo, è un Paese senza capacità di progettazione. Vince la pura cronaca, non la storia. All’ideologia si è sostituita una sorta di piatto empirismo.

Sintetizzo in questo modo il rapporto Censis e alcune dichiarazioni di De Rita, nonché le interpretazioni offerte da repubblica.it. Sono la conferma che se c’è ripresa è solo per taluni, se c’è un Paese esso è frammentato, diseguale più di prima. Una ripresa di singoli, di gruppi, di settori forti che la crisi ha persino in taluni casi rafforzato.

Quando si dice politica si dice governo, c’è poco da fare. Sono lì da due anni ormai, a dare mance, distribuire prebende, puntare tutto sul corto respiro, su qualche numeretto a stretto giro, senza una strategia se non lo zero virgola, succhiando la ruota a Mario Draghi e alle migliori (ma precarie) condizioni dei mercati internazionali. Che cosa si aspettavano? Lo 0,9% in più di PIL? Era già poco. Non è arrivato nemmeno lo 0,8%, su cui adesso avrebbero fatto carte false. Resta uno scarno 0,7%, secondo quanto dice oggi l’Istat. Zeri virgola sempre più risicati, assottigliati, sguiscianti. Gufi, macché gufi. Facile sbeffeggiare gli altri, e addossare sempre a terzi le proprie responsabilità. Manca una visione, un disegno di medio lungo periodo. E sapete perché? Perché nel medio-lungo periodo la politica di oggi è morta. Tutto si centra sull’oggi, anzi sullo ieri, sui consensi strappati secondo per secondo, attimo per attimo. Sono centometristi (lenti) e invece serve il maratoneta (veloce). Non dite che non si sapeva. Era partito dicendo ‘Adesso!’, e ‘Adesso!’ è stato. Cortissimo respiro. Uno sbuffo. Cronaca, annunci, sparate, numeretti, altro che Storia. La politica senza strategia è carta velina. Si sa.

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