di Luigi Altea 13 marzo 2016
E’ proprio vero che la storia si ripete in forma di farsa.
La banda dei quattro del PD, non ha nulla di tragico.
Nessuno condannerà a morte i suoi componenti.
Nessuno potrà accusarli di eccessi in una qualche rivoluzione culturale…
Più probabilmente saranno condannati all’oblio, come succede ai cortigiani capaci di eccedere, ma solo in ossequiosa osservanza, o di preparare colpi di testa, ma non di Stato…
Più che una banda… è un complessino, un quartetto.
Benché tutti prediligano i piatti, sono costretti ad alternarsi alla grancassa, agli strumenti a percussione e, purtroppo, anche a quelli a fiato.
I quattro subiscono stimoli non dissimili, rispondono alla stessa bacchetta, e tuttavia la musica è stridula, la ripetitività delle stecche impressionante.
Un’autentica cacofonia!
A turbare la totale armonia, però, non sono gli accordi musicali, ma gli accordi sullo spartito.
Su come dovranno spartirsi lo scalpo della cosiddetta sinistra del PD.