Mentre paghiamo la Libia per tenersi chi vuole fuggire dall’orrore (anche donne) , mentre con l’arabia Saudita, che alleva i terroristi dell’isis, fa a pezzi i giornalisti e segrega le donne, noi trattiamo, ci parliamo e intratteniamo rapporti di “consulenza” pagate profumatamente (sic) , dopo 20 anni di invasione in Afghanistan, dove abbiamo portato solo militari e potenziato il commercio dell’oppio, senza costruire una scuola, un ospedale, un qualche aiuto ai poveri, alle donne (solo Emergency) e abbiamo arricchito chi si è fatto sostenitore della invasione falsamente denominata a sfondo “umanitario”, le verginelle nostrane si scandalizzano e emettono verdetti contro i talebani brutti e cattivi a cui non bisogna parlare, né bisogna intrattenere rapporti diplomatici.
No con loro neanche si parla, anzi starnazzano vistosamente costoro contro chi vuole stabilire rapporti ( Conte) e fanno il vocione altisonante per “salvare” chi vuole fuggire e si agitano, questi pacifisti e liberatori di popoli, per i corridoi umanitari. Non dicono, queste verginelle, che per fare i corridoi con il paese di partenza ci devi parlare, stabilire un rapporto, concordare le modalità ( cosa mai rivendicata per altri paesi) . Se invece continui a sputargli in un occhio, oppure dire e non dire, in evidente stato confusionale e nella babele totale, non ti puoi aspettare che i corridoi si realizzano da soli, anzi avviene esattamente il contrario.
Se volete salvare vite veramente, care verginelle, dovete sporcarvi le mani o tacere. Va a finire che magari Draghi (lo spero) nel prossimo G7 adotti la linea di tanti altri paesi che intendono stabilire quei rapporti. Quindi abbassate il vocione, sgonfiate il petto e volate bassi perché qui rischiate di fare l’ennesima figura di merda. Quella che vi meritate.
In quanto ai talebani domandatevi come mai, dopo venti anni, mal armati, con una scarpa e una ciabatta, in evidente minoranza rispetto al l’imponente schieramento militare occidentale, siano riusciti a riconquistare il paese senza colpo ferire. Domandatevi, cari pacifisti, liberatori di popoli, perché dopo venti anni non sono spariti, né sono sconfitti. Forse con un po’ di analisi politica e con un po’ di applicazione anche voi sareste in grado di comprendere i motivi di un fallimento, che è di tutti, da bush, passando per trump, poi Biden e tutti i paesi europei, quindi anche dell’Italia, e magari incominciare a fare un po’ di politica. Chiedo troppo lo so.
E difronte ai principianti mi viene in mente solo un episodio, quando d’Alema, ministro degli esteri, intavolo’ rapporti politici e diplomatici con tutti, per risolvere la tragedia libica. Ci riuscì, ma ciò che contava allora per le verginelle nostrane era di demolire d’Alema (come Conte oggi) e attaccarlo perché filoterrorista e pro hezbollah. Quel filoterrorista che assicuro’ al Libano il ritorno alla normalità. Si chiama politica, politica estera, questa sconosciuta di cui voi non sapete neanche dove sia di casa.
Aridateme d’Alema.