Fonte: voci dall'estero
Url fonte: http://vocidallestero.it/2015/07/12/krugman-disastro-in-europa/
di Paul Krugman, 12 luglio 2015
Ovviamente le notizie che arrivano dall’Europa sono terribili, e c’è molta confusione su quanto sta accadendo. Ecco quello che penso su questa storia, anche se non ho fatto nessun reportage indipendente.
1. Tsipras a quanto pare si è lasciato convincere, qualche tempo fa, che l’uscita dall’euro era del tutto impossibile. Sembra che Syriza non abbia nemmeno fatto alcun piano di emergenza per una moneta parallela (spero di scoprire che non sia così). Questo l’ha lasciata in una posizione negoziale senza speranza. Sto anche da persone che dovrebbero essere informate dei fatti che Ambrose Evans-Pritchard ha ragione quando dice che Tsipras sperava di perdere il referendum, per avere una scusa per la capitolazione.
2. Ma una resa sostanziale non è sufficiente per la Germania, che vuole un cambiamento di regime e l’umiliazione totale – e c’è una fazione importante che vuole proprio buttar fuori la Grecia, e praticamente apprezzerebbe il fallimento di uno stato come avvertimento per gli altri.
3. Non so se qualche tipo di accordo potrebbe ancora essere approvato; ma anche se lo fosse, quanto tempo potrebbe durare?
Il fatto è che tutti i sapientoni che dicono che un Grexit è impossibile, che porterebbe ad una implosione completa, non sanno di cosa stanno parlando. Quando dico questo, non voglio dire che sono necessariamente in errore – credo che lo siano, ma chiunque sia convinto di qualcosa qui si sta illudendo. Quello che voglio dire invece è che nessuno ha esperienza di quanto sta accadendo davanti a noi. È impressionante come la saggezza convenzionale qui fraintenda completamente il parallelo più vicino, l’Argentina 2002. La solita narrativa è completamente sbagliata: la de-dollarizzazione * non* ha causato il collasso economico, ma lo ha seguito, e la ripresa è iniziata molto presto.
A questo punto ci sono solo delle alternative terribili, grazie alla inettitudine del governo greco e, cosa molto più importante, alla campagna del tutto irresponsabile di intimidazione finanziaria condotta dalla Germania e dai suoi alleati. E sento che devo dirlo: a meno che la Merkel non trovi miracolosamente un modo per offrire un piano molto meno distruttivo, il Grexit, per quanto possa essere terrificante, sarebbe meglio.