Intervista a un cantante miracolato: “Ringrazio il Cielo di essere ancora vivo”

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Teresa Fabiola Calabria
Fonte: Politicaprima
Url fonte: http://www.politicaprima.com/2016/12/intervista-un-cantante-miracolato.html

Musica bellissima paradisodi Teresa Fabiola Calabria – 29 dicembre 2016

Siamo riusciti nell’ardua impresa di intervistare un miracolato, un sopravvissuto: uno dei pochi cantanti usciti indenni da questo 2016, almeno fino ad ora.

Il ragazzo – poco più che ventenne – che ha provato ad imporsi praticamente presso tutti i talent show esistenti in Italia, ha barattato la propria intervista col giuramento da parte nostra di mantenere segreta la sua identità, con la motivazione che “se finora la morte ha ignorato la mia esistenza, se leggesse il mio vero nome chissà cosa potrebbe succedere!”.

amici-675-675x275L’artista, che per comodità chiameremo Orazio, ci ha ospitato nella sua cameretta, interamente tappezzata di locandine dei vari talent show a cui ha partecipato, sotto le quali ha posto un lumino a mo di ringraziamento per lo scampato pericolo. Quando gliene chiediamo infatti la ragione, Orazio ci dice: “Grazie al fatto di non essere mai passato in nessun talent e di non essere diventato famoso, sono riuscito a rimanere in vita fino ad oggi. I lumini quindi sono il minimo che io potessi fare. Lassù qualcuno mi ama”.

GM_2E’ una ben strana reazione, la sua. Solitamente infatti i suoi coetanei accendono i lumini per passarli, i provini.
“Certo, perché non c’è mai stata una simile carneficina! Tutti i cantanti più amati e famosi stanno cadendo come le foglie degli alberi, uno via l’altro. Ti credo che uno come me sia contento di essere un perfetto sconosciuto!”
E magari i suoi genitori sognavano per lei un futuro diverso?
“Beh in effetti si. Mi hanno convinto prima ad iscrivermi al liceo Classico, poi dopo il diploma mi hanno spinto a provare Giurisprudenza anche se attualmente mi sono preso un anno sabbatico. Si, perché il microfono mi ha sempre chiamato con forza e io non ho mai saputo resistere al suo ammaliante richiamo. Almeno fino ad oggi. Sto pensando infatti di cambiare mestiere, il rischio è troppo alto”.

E che professione vorrebbe svolgere?
“Sto pensando di buttarmi in politica”.
Beh in effetti con gli studi giurisprudenziali ci starebbe bene. Servire il Paese poi è un obiettivo nobile.
napolitano_amato“Noo, ma mica per quello anzi! L’università la scarterei immediatamente casomai mi riuscisse di intraprendere la carriera politica! Perché mi guarda così? Non lo sa che nell’attuale governo Gentiloni molti ministri non hanno la laurea? Pensi poi ad alcuni politici che definire anziani è un eufemismo: Napolitano, Amato, Cicchitto, Berlusconi solo per citarne alcuni. Questi signori hanno un posto fisso, lo stipendio garantito ogni mese e stanno invecchiando. E chi se la passa meglio di loro? Farò il politico, decisamente!”

cossiga-andreottiMa non starà esagerando? Inoltre guardi che la morte prima o poi tocca a tutti, non c’è mica una categoria immune. Le faccio un paio di nomi di politici: Cossiga ed Andreotti, entrambi deceduti
“[Attimi di silenzio imbarazzato] Beh si ma vede entrambi sono morti di vecchiaia. Andreotti poi, che tutti per decenni hanno sperato cantasse, sono rimasti delusi. La verità è che cantare uccide! Dovrebbero vendere i microfoni con questa scritta, come per le sigarette!”

Dunque non c’è nessuna speranza che lei possa ripensarci?
“Assolutamente no. Vede io voglio invecchiare, voglio morire nel mio letto circondato dai figli e dai nipoti”.
Le ricordo che attualmente gli anziani non se la passano bene, anzi: tra Caritas e pensioni da fame…
“E’ colpa loro: non sono diventati parlamentari, altrimenti ora non saprebbero dove buttarli i soldi”.

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