Fonte: controlacrisi.org
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di Fabrizio Salvatori 07 febbraio 2015
Intervista a “Presa diretta”, in onda domenica 08 febbraio alle 21,45 su Rai3
“Ci troviamo in una situazione da vera e propria crisi umanitaria. Ci sono persone che dormono lungo le strade, che hanno fame, persone che avevano posti di lavoro, case, persino negozi, sino a due-tre anni fa e adesso non hanno niente”. Così il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis nel giorno in cui l’agenzia Standard & Poor’s ha abbassato il rating del debito sovrano della Grecia da ‘B’ a ‘B-‘, con l’outlook che rimane negativo. E altrettanto si appresta a fare Moody’s.
In un’intervista a “Presa diretta”, (in onda l’otto febbraio alle 21,45 su Rai3), Varoufakis afferma di voler affrontare la crisi, “immediatamente, perche’ non e’ giusto, perche’ una capitale europea che vive una crisi umanitaria cosi’ grande non ci portera’ in un’Europa piu’ democratica. Questa e’ la prima priorita'”.
La seconda priorita’ del governo Tsipras “e’ che dobbiamo presentare una serie di proposte sul tavolo dell’Unione Europea, della Banca Centrale Europea, del Fondo Monetario Internazionale, per porre fine a questo circolo vizioso che noi stessi stiamo producendo, perche’ ormai la crisi umanitaria ha superato i confini della Grecia e tocca tutta l’Europa”.
La terza cosa da fare e’ “presentare un elenco completo di riforme per cambiare questo Paese in maniera radicale, tale per cui se anche superiamo questa crisi, la Grecia non si debba mai piu’ trovare nella situazione in cui si e’ trovata nel 2010″. A una domanda sul perche’ la Germania dovrebbe accettare una rinegoziazione del debito greco, Varoufakis ha risposto: “Nel 2010, lo Stato greco e’ andato in bancarotta. E l’Europa ha risposto concedendo alla Grecia il prestito piu’ grande di tutta la storia. Ora, anche un bambino di 8 anni poteva capire che la storia non era destinata a finire bene. Se sei in bancarotta, significa che non sei in grado di ripagare i prestiti che ti sono stati concessi. Non puo’ funzionare”. Questo, secondo il ministro delle Finanze, “e’ il motivo per cui la Grecia oggi si trova in uno stato ancora peggiore rispetto al 2010”.
Il problema, spiega, “non e’ che l’Europa non ci abbia dato denaro a sufficienza. Il problema e’ che ce ne ha dato troppo e che meno del 9% di tutti questi soldi e’ andato alla Grecia. Tutto il resto e’ andato ad alimentare la finzione che stessimo ripagando il debito che non eravamo in grado di ripagare. Pertanto, cio’ che noi oggi vogliamo spiegare ai nostri partner europei e’ che questa irrazionalita’ deve essere affrontata, una volta per tutte”.
Per Varoufakis e’ in gioco l’integrita’ stessa dell’Europa: “Quando si dice ad un Paese dell’Europa ‘dobbiamo salvarvi’, ‘dobbiamo mantenervi all’interno dell’euro’, che si tratti dell’Italia che lo chieda alla Grecia, della Germania che lo chieda all’Italia, perche’, diciamocelo, la situazione del debito italiano e’ insostenibile, quando iniziamo a pensare in questo modo, l’Europa entra in un periodo di de-costruzione. Vogliamo davvero che l’Europa inizi a frammentarsi?”. Gli unici a trarne vantaggio “sono Marie Le Pen, quelli di Alba Dorata qui da noi, Nigel Farage in Gran Bretagna, tutti quelli che in definitiva odiano la democrazia europea. Io quindi – conclude il ministro greco – metterei in guardia chiunque si accinga a pensare strategicamente di amputare la Grecia dall’Europa. Perche’ questo e’ molto pericoloso. A chi tocchera’ dopo di noi? Al Portogallo? Cosa succedera’ quando l’Italia scoprira’ che e’ impossibile restare all’interno della ‘giacca stretta’ dell’austerity?”.