Nei momenti di grande incertezza, mi recavo in Sezione, parlavo con i compagni, ascoltavo il segretario, e mi affidavo all’intelligenza collettiva del grande Partito.
Di quella Sinistra non è rimasto più nulla, ma fortunatamente c’è ancora, ed è vitale, una grande organizzazione di massa, la C.G.I.L.
In questi tempi di grande confusione, mi affiderò, quindi, all’intelligenza collettiva della sinistra sindacale, espressa dal suo ottimo Segretario.
Ho grande fiducia in Maurizio Landini anche per la persona che è sempre stata, e che continua coerentemente ad essere.
Non ha finora manifestato intenzioni di diventare un “sindaco sceriffo” di una città rossa, per scolorirla un po’…
Non lo sfiora l’idea d’inventarsi titoli di studio che non ha, per diventare “il più migliore” ministro dell’Istruzione, dell’”Università e della Ricerca…
Per quanto ne so, non aspira neppure a rimpiazzare Teresa Bellanova nel cuore di Florence d’Arabia…
C’è chi è costretto a consultare le statistiche, per scoprire i bisogni della povera gente. E chi quei bisogni li conosce benissimo, perché la povera gente l’ha sempre frequentata e difesa.
E sa che:
Il fondo monetario, per un disoccupato, è l’angolino basso della tasca dove s’è incastrata l’ultima moneta.
Il mercato, per il cassintegrato, è il discount, perché quello super è troppo caro.
La spesa è quella che bisogna assolutamente contenere. Nella borsa.
Bisogna tenere i conti in ordine per arrivare alla fine del mese, e pagare debiti per non farsi pignorare tutto.
I lavoratori, i pensionati, la povera gente, nel loro piccolo, sono tutti grandi economisti, anche se non hanno mai lavorato in banca…
Carissimo Maurizio, io ti ascolterò con attenzione finché resterai quello che sei sempre stato.
Finché saprai conservare gelosamente tutte le cose antiche e sempre utili, a cominciare dalla maglietta della salute…
Della salute nostra e tua.
E non della salute del rottamatore e de li mortacci sua.
