Informazione e propaganda

per Fabio Belli

di Fabio Belli – 3 agosto 2018

Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia, il resto è propaganda.”

Occorre partire da questa citazione del giornalista argentino Horacio Verbitsky per analizzare quanto in questi giorni viene riportato dal flusso principale di informazione.

Capita spesso che un problema sociale, economico o politico (o magari che abbraccia tutti e tre i settori), goda di una copertura spesso superiore a quella che merita e finisca per indirizzare l’utente verso una specifica ed alterata percezione della realtà.

Dietro fatti apparentemente collegati fra di loro si cela sovente la volontà di una strumentalizzazione che in alcuni casi porta addirittura a dettare l’agenda politica di uno o più governi nazionali.

L’obiettivo delle elite di potere che controllano l’informazione è quello di dare un input a chi fruisce la notizia in modo da ricavare un output ben preciso tramite l’attivazione di un effimero ed artificioso dibattito pubblico costituito sempre più da reazioni emozionali e da un approccio tematico molto superficiale e poco analitico.

Sebbene la manipolazione di massa costituisca un elemento centrale negli avvenimenti storici a prescindere dal progresso della nostra civiltà, è lecito chiedersi se ogni individuo abbia oggi la facoltà di difendersi da queste pratiche di strumentalizzazione.

La tecnologia ci verrebbe incontro, basterebbe fruire dei dispositivi di ultima generazione come fonti di ricerca piuttosto che in maniera passiva come si usa la TV. Tutto ciò ci consentirebbe di sviluppare il nostro pensiero critico e divergente in modo da trovare una eventuale visione alternativa e complementare a quella che spesso ci viene proposta subdolamente con l’esposizione unidirezionale dei fatti.

Senza entrare nel merito di quanto si sta dibattendo in questi giorni a suon di articoli sensazionalistici da parte delle testate principali nonché attraverso condivisioni compulsive sui social-networks da parte di utenti indignati, è opportuno incentivare  l’approfondimento su qualsiasi fatto o argomento per verificare se quanto narrato nell’attualità ha una congrua fondatezza. Oltre ad arricchire il nostro sapere, saremmo dotati di un utilissimo strumento per contribuire ad un dibattito pubblico esente da condizionamenti propagandistici di vario tipo.

Sarà interessante anche attingere dati da fonti ideologicamente distanti dalle nostre convinzioni per non rischiare di vivere in una bolla ristretta caratterizzata da una verità preconfezionata e costellata da luoghi comuni e false percezioni. Le ottime ricerche giornalistiche non devono essere assolutamente scartate solo perché non dimostrano le certezze che albergano nella nostra mente. E’ chiaro che per sviluppare una propria idea su una certa teoria sono necessarie varie fasi di apprendimento, nonostante l’intento dei padroni dell’informazione sia quello di instillare una immediata e semplicistica risposta al problema. Quando scopriamo due visioni diverse della realtà spesso, per assenza di tempo da dedicare alla riflessione, corriamo il rischio di non usare il proprio pensiero su determinati argomenti in apparenza complessi, commettendo l’errore di stabilire frettolosamente che la verità stia nel mezzo, non valutando per esempio che la realtà non può essere la mediazione di due menzogne e non è corretto altresì comparare un’attendibilità fondata su dati empirici ben definiti ad una contrapposta asserzione falsa o imprecisa.

Attraverso l’utilizzo di questo metodo si potrebbe scoprire per esempio, ed inevitabilmente bisogna entrare nel merito, che la sequenza di violenze a danno degli immigrati era un problema esistente anche l’anno scorso (1) e che i dati confermano (2) non essere una vera e propria escalation imputabile all’insediamento di un ministro o di una nuova maggioranza politica. Anche il filone degli stupri emerso a settembre 2017 fu una vera campagna di strumentalizzazione usata con finalità completamente antitetiche rispetto a quella attuale e sopra citata e perfino in quel caso gli allarmi di escalation erano smentiti dai dati (3).

Ritornando alla citazione iniziale di Verbitsky ci potremmo domandare: esiste anche qualcosa che non viene preso in considerazione dai media e che meriterebbe più attenzione?

La domanda è retorica in quanto ormai dovrebbe essere chiaro che i notiziari o i giornali non sono una finestra sul mondo come ci si dovrebbe aspettare. Vengono ignorate le crisi umanitarie come quella conseguente alla guerra in Yemen, i conflitti in Donbass e in vari stati africani, i sanguinosi attentati in Medio Oriente (a meno che non vi siano occidentali fra le vittime), nonché alcune catastrofi ambientali che sovente sfregiano l’ecosistema planetario.

I motivi per cui questi eventi vengono trascurati sono da ricercarsi distintamente nei meccanismi di controllo mediatico di cui abbiamo trattato finora, magari si preferisce dare più risalto a quanto accade all’interno dei nostri confini nazionali e si prediligono scelte su tematiche ben precise da dare in pasto all’opinione pubblica, cercando di comporre sequenze artificiose di vicende scollegate, ma connesse ad un unico filo conduttore.

Tuttavia può succedere che anche un fenomeno con notevoli requisiti di gravità e sequenzialità venga sistematicamente taciuto dal mainstream e confinato nelle cronache locali. E’ quanto è accaduto tra agosto e gennaio scorsi quando si è registrata una strage silenziosa di bambini piccoli. Per chi fosse interessato ad approfondire in calce ci sono tutti i link relativi ai singoli casi (4).

L’apparato informativo avrà avuto i suoi buoni motivi per non veicolare una sequenza di almeno 28 decessi per la maggior caratterizzato da circostanze improvvise e sospette. Magari da un ulteriore esame della vicenda può venire fuori che i dati storici relativi a questa manifestazione sono perfettamente in linea con quello di altri periodi oppure che il fatto non può essere usato come mezzo di propaganda, forse perché conforme a quanto sostiene Verbitsky e precisamente “ciò che qualcuno non vuole si sappia”.

(1) https://www.linkiesta.it/it/article/2017/10/30/fuoco-e-botte-contro-gli-immigrati-il-pogrom-silenzioso-che-va-avanti-/36000/

(2) http://it.euronews.com/2018/07/31/cosa-dicono-i-numeri-sulle-aggressioni-razziste-e-discriminatorie-in-italia

(3) http://www.ilgiornale.it/news/politica/stupri-ecco-i-veri-numeri-stranieri-delinquono-pi-1436554.html

(4) Elenco link notizie morti sospette bambini agosto 2017-gennaio 2018 in ordine cronologico decrescente:

https://www.espansionetv.it/gate/2018/01/19/dramma-a-bregnano-morta-bimba-di-2-anni-vana-la-corsa-al-santanna-disposta-lautopsia/

http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2018/01/18/la_spezia_bimbo_di_5_anni_muore_in_ospedale_per_meningite-68-687899.html

https://www.ilrestodelcarlino.it/pesaro/cronaca/bimba-morta-1.3664811

https://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/napoli_morto_tre_anni_santobono-3454120.html

http://www.affaritaliani.it/cronache/roma-muore-a-tre-anni-di-meningite-la-bimba-era-stata-vaccinata-516964.html

http://www.piananotizie.it/tragedia-a-san-cresci-due-anni-muore-la-vigilia-di-natale/

https://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/muore_culla_neonato_perteole_di_ruda_23_dicembre_2017-3445921.html

http://www.salernotoday.it/cronaca/morte-bambina-baronissi-arresto-cardiaco-20-dicembre-2017.html

http://www.liberta.it/news/cronaca/2017/12/19/dramma-a-monticelli-muore-bimba-di-pochi-mesi-inutili-i-soccorsi-e-la-corsa-in-ospedale/

https://www.ilrestodelcarlino.it/fermo/cronaca/bimbo-morto-1.3624536

http://archivio.lavocedeltrentino.it/2017/12/18/tragedia-cles-bimbo-6-anni-muore-nella-notte/

http://www.lanuovasardegna.it/cagliari/cronaca/2017/12/11/news/bimbo-di-due-mesi-trovato-morto-nella-culla-1.16226310

https://www.lanazione.it/viareggio/cronaca/neonato-morto-culla-1.3594700

https://www.cronacacaserta.it/bimbo-mesi-trovato-morto-nella-culla-tragedia-nel-casertano/20846

https://www.ilgiorno.it/lecco/cronaca/bimbo-morto-vaccino-1.3554157

http://www.secoloditalia.it/2017/11/a-4-anni-muore-in-24-ore-per-shock-settico-non-si-eslcude-la-meningite/

http://www.lastampa.it/2017/11/03/italia/meningite-morta-a-bergamo-bimba-milanese-di-anni-VMcj08lWeQR9rwJUL5XTqK/pagina.html

https://www.ecodiparma.it/2017/11/01/neonato-3-mesi-muore-culla-salsomaggiore/

https://www.ilgazzettino.it/italia/cronaca_nera/meningite_muore_bimbo_due_anni_pasqualino_vaccinato_avellino_26_ottobre_2017-3327007.html

https://www.cronachemaceratesi.it/2017/10/27/gravissima-bambina-di-2-anni-ricoverata-in-rianimazione-al-salesi/1026545/

https://notizie.tiscali.it/cronaca/articoli/napoli-bimbo-2-anni-muore-meningite-era-vaccinato-00001/

https://www.fanpage.it/ferrara-bimba-di-4-anni-muore-per-arresto-cardiaco-era-allegra-e-felice-con-tutti/

https://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/bimbo_di_due_anni_mangia_latte_con_i_biscotti_e_muore_napoli_1_ottobre_2017-3275364.html

http://iltirreno.gelocal.it/pontedera/cronaca/2017/09/25/news/muore-bambino-di-4-anni-per-un-malore-in-casa-1.15901249

https://giornaledicomo.it/cronaca/tragedia-inverigo-muore-bimba-4-anni/

https://www.ilgiorno.it/monza-brianza/cronaca/bambino-morto-asilo-1.3406509

https://www.ilgiorno.it/brescia/cronaca/bambina-morta-malaria-1.3378579

https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/17_agosto_11/monza-morte-in-culla-bambina-4-mesi-smette-respirare-inutili-soccorsi-a1a6be50-7eb9-11e7-9e20-fd5bf758afd2.shtml

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