In piazza una reale opposizione politica a Renzi

per Gabriella
Autore originale del testo: Roberto Giovannini
Fonte: La Stampa
Url fonte: http://www.lastampa.it/2014/10/25/italia/politica/in-piazza-una-reale-opposizione-politica-a-renzi-lpeSplznscgeg4CiCyqn5N/pagina.html

di Roberto Giovannini – 25 ottobre 2014

Per il premier Matteo Renzi questa della Cgil è una manifestazione politica, e non sindacale. Non sarà d’accordo forse Susanna Camusso, ma non c’è dubbio che il popolo dei due immensi cortei che stanno sfilando in questo momento per le vie della Capitale la pensa largamente allo stesso modo. Per la prima volta, Grillo escluso, si è materializzata in piazza una reale opposizione politica al Governo Renzi. Ad animarla è la tradizionale sinistra laburista. Che oggi, tangibilmente, rivela la sua ostilità anche antropologica e culturale nei confronti del premier. Matteo Renzi descrive il sindacato e il suo popolo come un ferrovecchio da ricacciare nel Novecento, un oscuro potere forte conservatore. In piazza San Giovanni, mentre la folla entra cantando slogan irripetibili contro Renzi, svetta uno striscione gigante, in cui quelli della Cgil si autodefiniscono “conservatori di coraggio”. Appunto, l’unica opposizione.

Tra Leopolda e San Giovanni la guerra è ormai aperta. L’ambiguità tra sinistra di opposizione e il partito di governo, che ha scelto come alleato e punto di riferimento l’imprenditore “che si spacca la schiena” è finita forse una volta per tutte. Quello che manca, al popolo di San Giovanni, è un leader, uno strumento politico che ne incarni le aspirazioni e le esigenze.

Per adesso il Pd renzizzato può ancora sperare di ricatturare i voti del popolo della vecchia sinistra. Un popolo che però sente con forza di essere stato abbandonato da Renzi, che vede scegliere dal premier ogni volta “gli altri”. Per adesso un punto di riferimento politico serio e credibile, alternativo, non c’è. Domani, chissà?

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1 commento

Araldo 25 Ottobre 2014 - 17:15

Giovannini fa un resoconto condivisibile se non fosse che anche lui, sembra peccare di quell’ambiguità (assimilare alla sinistra le brigate del PD in camicia bianca, fa sorridere) che frastorna le menti e non (certamente non è il compito del giornalista- Giovannini, però dovrebbe avere più acume di altri) da risposte a come si dovrebbe ricostruire questa benedetta sinistra della Gente comune e non dei banchieri o degli sfruttatori della forza Lavoro facente parte del manipolo di Squinzi, tutti presenti alla Leopolda con gli idolatranti in attesa di PREBENDE. Non mancano solo gli Uomini (Landini può essere valido, in un momento nel quale la globalizzazione speculativa (non usiamo “globalizzazione” solo in senso negativo) sta spietatamente riportando la Dignità del lavoro all’ottocento, mancano le strutture globalizzate dei Lavoratori e si dovrebbe ripensare in modo pragmatico agli insegnamenti di Marx e Lenin e rilanciare la FSM in sostituzione della CES che si è dimostrata inetta se non proprio un Sindacato giallo. Il Mondo tutto è in subbuglio, il seme è già presente: occorre farlo germogliare e crescere VELOCEMENTE.

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