Il virus torna a mordere. I settori sociali più fragili sono avvertiti

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Alfredo Morganti
Il virus torna a mordere. I settori sociali più fragili sono avvertiti.
I numeri tornano a schizzare in alto. Evidentemente non tutti indossano le mascherine, mantengono le distanze, adottano semplici regole di igiene. Tra costoro per primi i negazionisti, gli spavaldi oppure quelli che la mascherina mi dà fastidio oppure non mi dona. Se il virus fosse un problema personale, direi peggio per loro. Ma il virus è contagioso, la patologia è facilmente trasmissibile, e dunque la stoltezza di questi è un problema per tutti.
E poi c’è un fatto. Il virus non è di destra né di sinistra, ma certo la destra lo vive peggio, perché la obbliga a regole e comportamenti che sono contrari ai suoi principi individualistici, competitivi, presuntamente liberali. E poi la spavalderia è tipica di chi deve dimostrare di avere coraggio, come se il coraggio fosse sfidare l’intelligenza o il buon senso (o non possederli affatto). Non è un caso che i leader mondiali della destra si siano tutti o quasi contagiati (Johnson, Bolsonaro, Berlusconi, in ultimo Trump). È scritto nel loro destino, vorrei dire nel gene politico.
Anche se, va detto, i più esposti restano comuque i poveri delle aree socialmente più fragili, a più bassa coesione, dove c’è poca solidarietà e non ci sono servizi, dove non c’è sanità pubblica, dove le cure sanitarie costano e le diseguaglianze mordono come bestie feroci. Dall’Ecuador agli USA, per dirne due.
Babelezon bookstore leggi che ti passa

Articoli correlati

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.