Il vice qualcosa

per Gabriella
Autore originale del testo: Alfredo Morganti

di Alfredo Morganti – 27 agosto 2015

Oggi il Sindaco di Pesaro Matteo Ricci (ieri bersaniano, oggi renziano, domani chissà) spiega a Bersani che la ‘ditta è per sempre’, come il famoso diamante. “Non può esistere solo quando si è al comando”, chiosa quasi col ditino alzato, a mo’ di rimprovero. Io invece sarei tentato di dire esattamente il contrario, ossia che in realtà per molti fulminati sulla via di Damasco la ‘ditta’ continua a esistere proprio perché si resta (o si va) saldamente al comando. Lo vorrei vedere Matteo Ricci non Sindaco di Pesaro, e nemmeno vice-qualcosa del PD, lo vorrei vedere semplice iscritto, che magari alle primarie si vede sopravanzato anche dall’ultimo dei passanti. Lo vorrei vedere non contar nulla o quasi, scalzato, anzi rottamato dal Passante dei Passanti, quello che ha fatto l’OPA al partito e lo ha scalato come se fosse una società per azioni, non una ditta. Lo vorrei vedere insultato e schernito. Chissà se riconoscerebbe, a quel punto, l’autorità dello ‘scalatore’ di cui sopra, chissà se riconoscerebbe ancora la ‘ditta’ come tale.

D’altronde le cose stanno così, dice sempre Matteo Ricci: o la sinistra PD ingoia il rospo sulla riforma costituzionale oppure è responsabile dell’affitto dei cento teatri in cui Renzi andrà a recitare la sua comparsata sull’Italia bella e acculturata, minacciata tuttavia dai soliti comunisti che dicono sempre ‘no’. Sarebbero Bersani, Gotor, D’Attorre, Cuperlo ad aprire le urne anticipate insomma. Gente, dice sempre Ricci, senza più un popolo. Mentre lui un popolo ce l’ha, eccome!, ed è quello che sedeva eccitato all’interno del teatro ‘zero’, quello di Pesaro, intento a fare selfie con Renzi. Alla faccia di quei pochi sfigati che urlavano di fuori: il fronte del rifiuto, li chiama, quelli che insultano e basta. Gente malata di realtà, quando invece si tratta di sognare in grande col nostro premier-segretario. Di qui il nuovo bipolarismo, altro che la coppia stantìa ‘destra e sinistra’: da una parte ‘c’è chi dice sì’, dall’altra ‘c’è chi dice no’. Semplice, facile, bipolare, chiaro anche agli scemi: Uno-Due,

di Alfredo Morganti – 27 agosto 2015

On-Off, Acceso-Spento. All’interno di questo asciutto paradigma renziano, Matteo Ricci è tra quelli che dicono incessantemente ‘sì’. Solo che una volta quelli che annuivano sempre erano dei pecoroni, oggi passano per rottamatori e riformatori. Anche i tempi, pare, hanno cambiato verso.

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