Il ruggito del coniglio

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Lucia Del Grosso
Fonte: Lucia Del Grosso
Url fonte: http://www.luciadelgrosso.it/?p=1276

di Lucia Del Grosso – 11 marzo 2015

CUPERLO

Un Michele Prospero in gran forma (più o meno come sempre, è uno degli intellettuali di più sana costituzione attualmente in Italia) oggi non risparmia critiche  alla sinistra PD in un articolo pubblicato su “Rassegna it”.

Critiche meritatissime considerata la corresponsabilità (Renzi il boia e la sinistra PD esecutrice delle ultime volontà) nello sperpero e distruzione di un patrimonio politico straordinario, ridotto in cenere nel giro di una generazione.

Dopo tanto abbaiare la sinistra PD vota con poche eccezioni una riforma costituzionale che ritiene nociva nel combinato disposto con una legge elettorale ipermaggioritaria, ma che invece è un obbrobrio pure da sola: non c’entra niente il senato dei nominati che però vota su materie che hanno pesanti ricadute sulla vita dei cittadini con la legge elettorale.

The day after: Cuperlo con la faccia feroce dichiara che si sta venendo meno ai valori profondi della sinistra italiana e che il Presidente del Consiglio “ci pensi”. Renzi ha fatto capire in tutti i modi che degli inviti alla riflessione se ne sbatte altamente. Ma l’intervistatore insiste: “Ma voi avete più volte detto che non avreste votato e poi avete sempre votato ….”  e Cuperlo: “Le ripeto, la legge elettorale così non è votabile. Ci pensi il Presidente”. “Ma quindi c’è aria di scissione ….”. “Dico solo: ci pensi bene il Presidente”. (E aridaje).

No, il Presidente ha incassato il risultato e non ci pensa proprio più. Casomai ci doveva pensare bene prima la sinistra PD.

Ma ha cullato l’illusione che Renzi fosse un fenomeno transitorio e che prima o poi si sarebbe ripresa il partito. E se anche fosse? Si riprende il partito in un Paese dai connotati di destra nella qualità della democrazia, nel mercato del lavoro, nella cultura politica e in tutte le sfaccettature della vita sociale. Chi è che ci doveva pensare bene?

Ma la sinistra PD non si riprenderà mai neanche il partito, perché Renzi ha imposto alla sinistra PD il suo modello politico: l’annuncite, il dire invece del fare.

E la rappresentazione plastica sono questi ultimi giorni: tuoni, fulmini e saette e poi non cade neanche una goccia, irrimediabile siccità.

Perché passare dal dire al fare costa sacrifici personali che nessuno è più disposto a fare a sinistra, la dirigenza come la base.

Prospero chiude il suo articolo così: “Se manca l’ostinazione che induce alla guerriglia in aula e alla mobilitazione sociale, allora bisogna rassegnarsi al fatto che in Europa ci sono due sinistre e in Italia neanche una”. Guerriglia in aula che non si porta avanti perché non si è disposti a chiamare alla mobilitazione sociale. Lì risiede la vera ragione dell’impotenza della sinistra PD: non viene neanche presa in considerazione l’ipotesi non dico di convocare il popolo per una riedizione delle lotte degli anni ’50 (eppure veniamo da lì), ma neanche di incominciare a guardare fuori dal Parlamento, al Paese sempre più in difficoltà e sempre più sperequato nei diritti e nel reddito. Ovvio che se si restringe la politica agli equilibri parlamentari la sinistra PD è destinata a perdere, per cui neanche ci prova a fare le battaglie parlamentari, il popolo di sinistra fugge frustrato, la sinistra perde ancora più pezzi in Parlamento e il gatto si morde la cosa.

Invertire questo circolo vizioso no, eh? Ci pensi bene la sinistra PD.

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