Il Richetti-pensiero e altro

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Gabriele Pastrello
Fonte: facebook

di Gabriele Pastrello – 5 ottobre 2014

FIOR DA FIORE (DALL’INTERVISTA CON L’ANNUNZIATA)

“tutte le persone che stavano con lui alla Leopolda o nei comitati che lo sostenevano o hanno fatto delle liste civiche o sono state messe ai margini. … il renzismo originario prevede qualche comparsata in meno e un po’ di studio e di approfondimento in più”.

QUANDO SI GOVERNA – FA NOTARE – LA DINAMICA DELLA PROPOSTA NON È ‘SPARO L’ANNUNCIO, TI FACCIO DISCUTERE PER SETTIMANE’, PER POI SCOPRIRE CHE LA PROPOSTA NON È PERCORRIBILE”.

A INDISPETTIRLO È LA PROPOSTA DI LASCIARE ILTFR IN BUSTA PAGA. “QUANDO SI GOVERNA SI LAVORA DIVERSAMENTE – INCALZA – SI DICE ‘HO UN’IDEA, LA VOGLIO APPROFONDIRE, NE GUARDO LE RICADUTE E NE ACCERTO LA PERCORRIBILITÀ’. POI VADO IN PARLAMENTO E ME LA FACCIO APPROVARE IN UNA DINAMICA DI CONFRONTO VERO”.

C’è un solco profondo fra il partito e i suoi elettori, colmato solo da Matteo Renzi, come se lui avesse reso credibile e votabile se stesso e non il Pd”. …

Un partito che non porta a votare nemmeno gli iscritti – In Emilia-Romagna non c’è stata nè la competizione, nè la proposta perché gli elettori del Pd ritenessero credibili le primarie.

E MOLTI NOSTRI ELETTORI POTREBBERO NON ANDARE A VOTARE ALLE REGIONALI DI NOVEMBRE. IL PD PUÒ ESSERE IL PIÙ GRANDE NEMICO DI SE STESSO”.

COMMENTO:

LA RETORICA E’ DEL RENZISMO ANTEMARCIA. E CONTRO I SABOTATORI (SU SPERANZA CHE SI ASTIENE E I ‘FUNZIONARI’ DEL PD EMILIANI CHE APPLUDIREBBERO RENZI, MA POI FANNO COME VOGLIONO – CIOE’ AFFOSSANO LA SUA CANDIDATURA) IN NOME DI UN RENZISMO DELLE ORIGINI VOTATO A CAMBIARE IL PAESE.
MA I CONTENUTI DELL’ATTACCO SONO CRITICHE FRONTALI: SUI CONTENUTI DI GOVERNO, SUL METODO DI GOVERNO, SUL RAPPORTO CON GLI ELETTORI.

E SOPRATTUTTO L’AVVISO AL NAVIGANTE: IN EMILIA POTRESTI ANDARE A SBATTERE. (E SAREBBE DI GRAVITA’ INAUDITA).
RICHETTI HA MONDI CATTOLICI, O MEGLIO, ECCLESIALI, ALLE SPALLE.

VEDREMO LE REAZIONI. MA UN ‘RICHETTI CHI?’ SEMBRA LA REAZIONE PIU’ PROBABILE.

SI IMPONE UNA DOMANDA: MA RENZI HA DAVVERO UN MANDATO COSI’ IMPERATIVO? CHE PUO’ IGNORARE TUTTO E TUTTI. E CHI GLIE L’HA DATO? O CREDE SOLO DI AVERLO? MAGARI GLI ERA STATO PROMESSO.

L’AMICO AMERIKANO E’ TUTTO DIETRO? A GIUDICARE DAL FONDO DI ALESINA EGIAVAZZI SI DIREBBE DI NO. SU UN PUNTO C’E’ DI NUOVO SCONTRO DAI DUE LATI DELL’ATLANTICO. DALL’ALTRA PARTE SI VUOLE UNA RIPRESA. CERTO NON A FAVORE DEI LAVORATORI. PERO’ RIPRESA. DA QUESTO LATO, LA DESTRA TEDESCA HA RIPRESO LA SCENA E MINACCIA DI DEFERIRE DRAGHI ALLA CORTE COSTITUZIONALE TEDESCA SE SI AZZARDA A FARE LE MISURE MONETARIE ESPANSIVE.

MA CURIOSAMENTE RENZI HA DUE ECONOMISTI DELL’ALTRO LATO DELL’ATLANTICO IN SQUADRA: ZINGALES E GUTGELD. A CHI RISPONDONO? ALL’AMMINISTRAZIONE OBAMA, O A ALTRI? ZINGALES SI SA CHE APPOGGIO’ I REPUBBLICANI. E IL MISTERIOSO GUTGELD? CHI E’? A CHI RISPONDE? IN FONDO RENZI NON E’ STATO RICEVUTO A WASHINGTON ADESSO. IN ITALIA STORICAMENTE HANNO SEMPRE CONTATO PIU’ I FALCHI NATO CHE IL DIPARTIMENTO DI STATO. C’E UN BIS?

RENZI NON SA COSA FARE. O MEGLIO FA QUELLO CHE BRUXELLES (LA DESTRA EUROPEA, GUIDATA DA QUELLA TEDESCA, DI NUOVO IN SELLA) GLI ORDINA: L’AUSTERITA’. MA DICE CHE VUOLE ALTRO. MA SENZA MUOVER UN DITO PER FARLO. NON E’ NEPPURE ANDATO A PARIGI.

SONO QUESTI I SUOI SPONSOR? DESTRA AMERICANA E DESTRA EUROPEA UNITE NELLA LOTTA?

Gabriele Pastrello – 5 ottobre 2014

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