Il mistero della comprensione mutua.
Non c’è dubbio: viviamo in una epoca di separazione, individualismo, egoismo e solitudine in scala crescente. Andiamo per il mondo come individui isolati, separati. È una caratteristica della nostra anima quella di isolarsi e di trovare difficoltà nel conoscere l’altro e conquistarne l’intimità. Quale è il senso di tale difficoltà?
Il fatto di incontrare persone nelle circostanze della vita non è risultato di coincidenza casuale. I cammini della vita ci conducono a incontrare certe persone e non altre, come risultato di esperienze passate in vite precedenti. Qui naturalmente non contano colore della pelle o nazionalità, tutti fattori apparenti. Le esperienze vissute in incarnazioni passate si ripresentano, e gli incontri risultano dal fatto di esserci già conosciuti e di aver generato forze che ci conducono a nuove relazioni. Quello che agisce nell’incontro dovrebbe allora affiorare come risultato del passato, e qui siamo in difficoltà. Il mutuo riconoscimento è lento nel manifestarsi e non occorre al primo sguardo. Ma questa difficoltà è necessaria, è un ostacolo da affrontare affinché le individualità si possano mettere in sintonia e lascino emergere la reminescenza del passato anche se a uno stato iniziale.
Si fortifichera’ così l’anima cosciente. Noi abbiamo già formata l’anima senziente che ci fa sperimentare sensazioni percezioni e impulsi. Poi è venuta l’anima razionale e della indole che forma e conserva le esperienze altrimenti transitorie del mondo e ne fa pensiero e ricordo, abitudini e temperamento. Ora è l’epoca dell’anima cosciente che si spinge verso la moralità e la libertà. Come detto, questa nuova forma di stabilire relazioni di mutua comprensione sarà sempre difficile perché siamo carenti delle forze che facciano tornare presente il vissuto anteriore. Può succedere che due esseri umani si incontrino e si amino come risultato del passato, ma che non posseggano le forze per riconoscersi, con la conseguenza di separarsi nuovamente.
Inoltre, come corollario, anche per i figli e figlie risulta difficile comprendere i genitori e viceversa, e pure tra fratelli e sorelle. Come detto, se non ci fosse questa difficoltà in questa epoca noi non potremmo sviluppare l’anima cosciente e continueremmo così senza evolvere. Dobbiamo quindi sottoporci a questa prova come una aspirazione vissuta coscientemente.
Immagine di Hector Poleo