Il mercato della sicurezza e la ‘legittima’ difesa. Salvinismi

per Gabriella
Autore originale del testo: Alfredo Morganti

di Alfredo Morganti – 29 marzo 2019

E ora sotto con il mercato delle armi. D’altra parte, se i cittadini possono (o debbono) difendersi da soli, qualcuno dovrà pure metterli nella condizione strumentale di farlo. La “legittima difesa” chiama il “legittimo” armamento. E si sa che più armi circolano e più cresce l’evenienza (e il pericolo) che esse sparino. Così come, più cresce l’opportunità di armarsi e più il delinquente se ne premunirà per tempo, mettendo in conto una sparatoria. Ma non è nemmeno questo il punto. È un altro, e più di fondo. La tendenza che avanza è al ‘fai da te’: non il potenziamento delle forze dell’ordine, semmai la ‘privatizzazione’ della difesa personale, il riconoscimento che ci si deve arrangiare, in questo come in tante altre cose (dalla sanità all’educazione). La legittima difesa non tarderà a presentarsi come una specie di ‘obbligo alla difesa’, un discarico di responsabilità verso cittadini invitati (per disperazione, esaltazione personale o altro) a curare il proprio ristretto recinto di ordine pubblico (anzi privato).

Culturalmente, siamo di fronte a una sorta di privatizzazione, l’ennesima, che spoglia lo Stato di una prerogativa per cederla al mercato, in questo caso quello della difesa personale e delle armi. Tutta roba americana, direbbe Alberto Sordi, un far west di importazione che appesantirà, invece di alleggerire, il daffare e le preoccupazioni dei cittadini. Se continua così ci sentiremo sempre più soli, questa è la verità. Accanto non avremo più un ospedale pubblico, una scuola pubblica, l’assistenza delle coop sociali e da oggi nemmeno un corpo di polizia, ma noi stessi e basta, costretti ad andare al mercato per acquistare servizi, armi e persino il coraggio di mettere in gioco la propria vita per ingaggiare un corpo a corpo personale con qualche delinquente, visto che questo ti tocca. Perché tanto nessun’altro lo farà. Soli. La strada della destra si percorre sempre in solitudine, nella speranza di non aver mai bisogno di alcunché, tanto meno di doversi difendere da malcapitati, armati da oggi più di te.

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