Con Il Foglio Quotidiano viene distribuito in questi giorni il libro “Il mio cuore elettrico” a cura dei dottori M. Santini e L. Santini, entrambi cardiologi di fama internazionale. Il libro, di lettura facile ed accessibile, vuole essere una guida alla scoperta dell’organo cardiaco, un approccio alla aritmologia e la cardio stimolazione, ai dispositivi impiantabili come il Pacemaker e il defibrillatore, i controlli del ritmo cardiaco e le problematiche più frequenti. La presentazione è rassicurante e comunicativa come si addice alla medicina narrativa, avvalendosi anche delle amene vignette di Makkox. Il sistema elettrico cardiaco è formato da vari settori, ognuno dei quali convoglia l’impulso elettrico in parti del cuore e ne determina la contrazione e la dilatazione. Esso va soggetto a vari tipi di aritmie per le quali la tecnologia medica dispone di dispositivi impiantabili di natura artificiale.
È inevitabile pensare che la finalità del libro, oltre che informativa, sia persuasiva e pedagogica, laddove il concetto di scienza che da esso si ottiene calza a pennello con l’ideale che lo ha generato. Leggiamo infatti che per spiegare il funzionamento del cuore si ricorre…..al motore di una automobile con la sua parte meccanica e la sua parte elettrica. La similitudine è con cilindri, pistoni, pompe e valvole, e poi batteria, fili elettrici, trasduttori, senza omettere i “chilometri ” percorsi nell’arco della vita. È proprio l’ideale della scienza meccanicista in vigore dal secolo XVII, e viene da pensare che nell’Abbazia di Saint Germain des Pres a Parigi lo spirito di Cartesio se ne sia rallegrato. Ma va detto che ora è entrata in campo anche l’elettronica e i microprocessori. Un capitolo specifico del libro è dedicato alle interferenze elettromagnetiche sui dispositivi impiantabili, considerando i possibili effetti derivanti da RMN, i telefoni cellulari, l’elettro bisturi, la radio terapia, i metal detector e gli auricolari. Le precauzioni del caso nei soggetti che portano il defibrillatore o il pacemaker sono discusse in dettaglio.
Il tema del libro, centrato com’è sul Cuore elettrico, ci ricorda i rischi connessi all’esposizione ai campi elettromagnetici*. L’energia EM influisce sulla nostra vita, e la conoscenza della sua interazione con gli organismi viventi è nota da decenni. Tutto il nostro organismo fisico rivela la presenza della bio elettricità. Stiamo parlando di deboli segnali elettrici che vengono generati e rilevati dai nostri organi, dal cuore, dal cervello, dai muscoli, dalle ghiandole. Le ricerche si sono sviluppate nel passato di pari passo con lo sviluppo dell’elettronica strumentale, anche se ci vollero molti anni prima che la comunità scientifica accettasse per esempio che le fibre neuronali si orientassero lungo un flusso di corrente. Variazioni minime delle correnti da un luogo all’altro dei nostri organi sono il corrispettivo fisiologico che riflette ogni decisione, ogni rappresentazione, ogni comando, esitazione, sentimento e quant’altro. È il nostro corpo elettrico. Basti pensare all”elettroencefalogramma.
Gli effetti dell’energia EM sull’elettricita’ corporea sono stati studiati a lungo da medici, fisici e ricercatori, e si è scoperto che le oscillazioni di certe frequenze, anche a bassa intensità, possono andare in detrimento della salute. Ciò è poco noto, spesso è stato oggetto di tergiversazioni o addirittura negato, ma la verità si fa strada. Voglio ricordare qui che vi sono evidenze nella letteratura della elettro medicina che indicano come il magnetismo terrestre e l’attività solare abbiano influenza sulla salute. Questa scoperta data da molti anni ed è troppo spesso ignorata.
Ora, se fenomeni elettromagnetici naturali costituiscono da soli un fattore di rischio, come sarà il rischio dovuto all’affollato spettro elettromagnetico tra le crescenti trasmissioni dati via microonde, reti di telefonia cellulari, WF e computer, linee di alta tensione e tutti i dispositivi che invadono impercettibilmente il nostro ambiente?? E qui sono continuate le ricerche e gli studi, perché tutti gli apparecchi elettrici ed elettronici, in maggior o minore quantità, emettono campi EM.
Ricercatori e medici hanno provato che i nostri corpi utilizzano micro segnali elettrici per il funzionamento cellulare, la regolazione degli ormoni e la comunicazione interna. Come è logico, i nostri cervelli sono di gran lunga gli organi più sensibili, ma naturalmente anche i nostri cuori e le cellule degli organi rispondono a deboli campi esterni. La complessa ed armoniosa attività elettrica del nostro corpo è interferita, si voglia o no ammetterlo. A causa delle bassissime intensità, vi sono fenomeni di interferenze e risonanze, e da lì sorge la possibilità di alterazione dell’equilibrio cellulare del calcio, la riduzione dei livelli di melatonina, effetti sulla catena del DNA e alterazioni cromosomiche fino alla leucemia. Data l’ubiquita’ della radiazione, pur considerando l’esposizione a diverse distanze dalle fonti, siamo esposti a campi non innocui.
L’auspicio è che la nostra Sanità pubblica, nel programma Guadagnare salute affiancato dalla Commissione nazionale della ricerca sanitaria nel settore della ricerca bio medica, possa e voglia dedicare risorse destinate ai temi di allerta e prevenzione dello smog elettromagnetico.